SOMMERSA DAI LIBRI | Acquisti di giugno – parte 1!

Buon pomeriggio a tutti, lettori!
Oggi, arriva un nuovo articolo in cui vi parlo della prima parte delle mie entrate libresche del mese di giugno. Come al solito, sono frutto di acquisti personali, scambi e omaggi di case editrici. Probabilmente, questo è uno dei book haul più variegati del 2016 (e, se devo dirla proprio tutta, è anche uno dei book haul di cui vado più fiera!), quindi sono davvero felice di mostrarvi i seguenti libri. 🙂

wintergirlsLia e Cassie sono amiche dall’infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un’assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da ”punirsi” per aver mangiato. Si ingozza d’acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda. Nel suo libro più toccante e poetico dopo ”Speak”, finalista al National Book Award, l’autrice di best seller, L. H. Anderson esplora l’impressionante discesa di una ragazza nel vortice dell’anoressia.

ghirigoroLe-oreLa letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. È l’idea centrale di questo romanzo misteriosamente bello. Tre donne lo abitano. La prima è una donna famosa, una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col dèmone della sua scrittura. Le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. Clarissa Vaughan, un’editor newyorkese di oggi, colta nel giorno in cui darà una festa per Richard, l’amico amatissimo, forse l’unico vero amore, che adesso sta morendo di AIDS. E Laura Brown, una casalinga californiana dell’immediato dopoguerra, bella e inquieta, desiderosa di fuggire dalla noia di un matrimonio ordinario. Che cosa lega il destino di queste tre donne? All’apparenza, la “Signora Dalloway” creata da Virginia sembra essere l’unico motivo in comune, ma un secondo e più nascosto filo attraversa e annoda il destino delle tre protagoniste. Cunningham fa pensare a un ventriloquo: usa la voce di Virginia Woolf come fosse la sua. Però stranamente è lì dentro che sentiamo risuonare un’eco. È un’eco inconsueta ma pure familiare: la voce di un vero scrittore.

ghirigoro610WGuYtBCL._SL1173_Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l’ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le caratteristiche genetiche che la rendono idonea a essere donatore di midollo per la sorella, ruolo che non ha mai messo discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perché nessuno le chiede mai il suo parere? Perché si dà per scontato che lei sia disponibile? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Jodi Picoult ha scritto un romanzo intenso su un tema difficile e doloroso. L’autrice dà voce a tutti i protagonisti della vicenda, permettendo al lettore di capire fino in fondo la complessità delle rela-zioni familiari. Se tutti hanno ragione, come mai non riescono a mettersi d’accordo? Ma soprattutto, com’è possibile che siano tutti così infelici?

ghirigoro

cover_9788876418938_1121_600Fin dalle prime righe di La quasi luna riconosciamo la voce inconfondibile di Alice Sebold, impasto unico di crudezza e amore, il cui precedente romanzo Amabili resti ha sedotto e commosso milioni di lettori.
“Alla fin fine, ammazzare mia madre mi è venuto facile. La demenza, via via che scende, ha un modo tutto suo di rivelare la sostanza della persona che ne è affetta. La sostanza di mia madre era marcia come l’acqua stagnante in fondo a un vaso di fiori vecchi di settimane. Quando mio padre la conobbe era bellissima, e ancora capace d’amare quando divenni la loro figlia tardiva. Ma quando quel giorno alzò gli occhi a guardarmi, questo non contava più niente”.
Dopo aver ucciso sua madre – per pietà o per odio o per un estremo e aberrante tentativo di cercare l’amore mai trovato – Helen precipita in uno scenario totalmente inatteso, divisa tra fuga, pentimento, disperate richieste d’aiuto alle figlie e all’ex marito, necessità di capire il proprio gesto e di ripercorrere in poche ore le sequenze e i segreti di una vita.
Un thriller esistenziale che mozza il fiato, ma anche una grandiosa ricostruzione della sinfonia di affetti e di tragedie che è la vita famigliare.

ghirigoro1984_george_orwellL’azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l’anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un’esistenza “sovversiva”. Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.

ghirigoroil-gabbiano-jonathan-livingstone_fronteJonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore; di chi prova un piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in un’entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.

ghirigorocover (1)Che cos’hanno in comune un vecchio e un ragazzo sconosciuti l’uno all’altro? Quando il vecchio in questione, uno scrittore, voce narrante di questo romanzo, incontra per la prima volta il goffo e guardingo Karl proprio non ne ha idea. Lo scoprirà vivendo la nascita di un’amicizia a sorpresa, fatta di scambi e di silenzi, di somiglianze e differenze. Karl ha bisogno dello scrittore perché gli scriva una lettera destinata alla ragazza del suo cuore, Fiorella, grande lettrice e grafomane che esige da lui parole messe su carta. Lo scrittore ancora non lo sa, ma ha bisogno di Karl per uscire da un isolamento che rischia di ucciderlo. Tra equivoci, rivelazioni, esperimenti d’amore giovane prende forma un romanzo forte come la vita. I migliori lo sono sempre.

harryBeh, ne avete letto qualcuno?
Fatemi sapere!
Alla prossima e buone letture, Clarissa

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Alice Biolcati
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Alice Biolcati

“1984” l’ho letto solo alla fine dell’anno scorso – tardi, lo ammetto – ma mi è piaciuto tantissimo.
Di L. H. Anderson non ho mai letto niente, anche se mi sono sempre riproposta di mettere le mani su “Speak” e sugli altri suoi libri perché sono proprio il genere che piace a me.
“Il gabbiano Jonathan Livingston” è entrato in casa mia qualche settimana fa ma è ancora in TBR – che invece di accorciarsi, cresce.

QuestioneDiLibri
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Uuuh, anche io voglio leggere “Speak”!

Michela Martorelli
Ospite
Michela Martorelli

Tutti libri sconosciuti per me :/

QuestioneDiLibri
Ospite

Davvero? Allora, spero di averti dato qualche spunto per un acquisto futuro!