SOMMERSA DAI LIBRI | Acquisti di ottobre – parte 3!

Buon pomeriggio a tutti, cari lettori!
Oggi, torno con una carrellata di nuove entrate libresche, tutte frutto di acquisti personali, omaggi da parte di case editrici e regali di compleanno! 🙂

41ahh2niwl-_sx319_bo1204203200_Un narratore “collettivo”, voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent’anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un’aura di mistero che la tragica fine comune si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo di una possibilità remota e perduta: l’irruzione di un fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell’America suburbana degli anni Settanta. Il libro segna l’esordio folgorante di uno scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario affatto personali.

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ghirigoroo

cell-2016-kupfer-filmBoston, primo ottobre. Tutto va bene. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario. Per Clayton Riddell è il più bel giorno della sua vita. In quel preciso istante, il mondo finisce. A milioni, quelli che hanno un cellulare all’orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l’homo sapiens non è mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma questo è solo l’inizio.

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ghirigoroo

31syq5mrp5l-_sl500_Pensato per un pubblico – i braccianti della California che non sapeva né leggere né scrivere, “Uomini e topi” (1937) è un breve romanzo, ricco di dialoghi, che, nelle intenzioni di Steinbeck, avrebbe dovuto essere in seguito adattato, come difatti avvenne, per il teatro e per il cinema. Protagonisti, due lavoratori stagionali, George Milton, e l’inseparabile Lennie Little, un gigante con il cuore e la mente di un bambino, che il destino e la malizia degli uomini sospingono verso una fine straziante. Il ritratto di un’America stretta dalla sua peggiore crisi economica nella drammatica rappresentazione di un maestro.

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ghirigoroo

cbaffe8573a9a70cef0afabcc972a9cf_w600_h_mw_mh_cs_cx_cyIl racconto di Shirley Jackson intitolato La lotteria ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul «New Yorker», nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all’istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell’atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno – come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l’intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di «brividi sommessi e progressivi» – come diceva Dorothy Parker –, che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché «finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio».

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ghirigoroo

736ef012b6c4d43e942b8bcd61238b93_w600_h_mw_mh_cs_cx_cyChiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l’esperimento paranormale in cui l’ha coinvolta l’inquietante professor Montague. È la Casa con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole – a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.

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ghirigoroo
download-2Scritto nel 1932, “Il mondo nuovo” è un romanzo dall’inesausta forza profetica ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Al romanzo seguono la prefazione all’edizione 1946 del “Mondo nuovo” e la raccolta di saggi “Ritorno al mondo nuovo” (1958), nelle quali Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del Novecento.

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ghirigoroo

shatter-me-new-eye-co1a459264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell’organizzazione che l’ha rapita il suo potere è un’arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l’unico che può accettarla così com’è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un’arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.

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harry

Avete già letto qualcuno di questi libri? Fatemi sapere!
Alla prossima e buone letture, Clarissa

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Virginia LeoniQuestioneDiLibriThe Ink Spell Recent comment authors

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Virginia Leoni
Ospite
Virginia Leoni

Shatter me sarà la mia lettura del domino, come ben sai. Invece vorrei leggere Le vergini suicide, il film della Coppola è uno dei miei preferiti
Baci

QuestioneDiLibri
Ospite

“Shatter me” mi è stato regalato per il compleanno, e non vedo davvero l’ora di leggerlo. Lo stesso vale assolutamente anche per “Le vergini suicide”. 🙂

The Ink Spell
Ospite
The Ink Spell

Shatter Me l’ho letto e sebbene non mi abbia entusiasmata lo voglio in libreria, quella copertina è troppo bella!

QuestioneDiLibri
Ospite

Sìì, quella copertina è una meraviglia!