Recensione di “Trigger Warning” di Neil Gaiman

Buongiorno a tutti, cari lettori!
In questa fredda giornata di ottobre, vi lascio la mia recensione di “Trigger Warning” di Neil Gaiman.
Un grazie infinito alla Mondadori per la copia in omaggio!

gaimanTRAMA

Trigger Warning è un’espressione che si incontra a volte navigando in Internet e che segnala la presenza di un contenuto difficile da maneggiare, immagini o concetti che potrebbero turbare i visitatori. Da qualche parte nel mondo, alcune università stanno valutando l’ipotesi di mettere un trigger warning anche su opere letterarie e artistiche che potrebbero spaventare o inquietare gli studenti. Ma le storie, ci suggerisce Neil Gaiman, non avrebbero forse sempre bisogno di questa avvertenza? Attenzione, c’è un grilletto ed è pronto a sparare! Le storie infatti molto spesso turbano le nostre certezze, aprono porte che volevamo sigillate, ci tolgono il terreno sotto i piedi e ci scaraventano in luoghi oscuri e poco accoglienti. Il cuore inizia a battere più forte, manca il respiro, il passato ritorna con tutti i suoi mostri chiusi nell’armadio. In questa raccolta di racconti c’è il meglio di Neil Gaiman, e quindi ci sono storie che potrebbero turbarvi. “In questo libro, come nella vita, ci sono morte e dolore, lacrime e disagio, violenza di tutti i tipi. C’è anche bontà, qualche volta. Persino qualche lieto fine. Ci sono mostri, in queste pagine, e dove c’è un mostro c’è anche un miracolo.” Ci sono racconti lunghi e altri brevi, qualche poesia. Ma una cosa è sicura: ogni pagina di questo libro è un piccolo grilletto, e ogni volta che viene premuto nel buio, noi impariamo qualcosa di noi stessi e delle nostre vite.

recensione

Ormai è ufficiale: quando si tratta di Neil Gaiman, io farò sempre parte della minoranza. Perché sì, se Agatha Christie ha ragione quando dice che tre indizi fanno una prova, non posso più continuare a fare finta di niente: tra me e l’autore inglese non c’è proprio sintonia. Se avevo dato il beneficio del dubbio a Coraline e a Cose Fragili, davanti a Trigger Warning devo ammettere la sconfitta.

“I mostri nel nostro armadio e nella nostra mente sono sempre lì nell’oscurità, come la muffa sotto il parquet o dietro la carta da parati, e ce n’è tanta, di oscurità, una riserva inesauribile. L’universo possiede un’ampia scorta di notti.”

15490812908_2f455834cb_zTrigger Warning è una raccolta di racconti e, come ogni altra normalissima raccolta di racconti, alcune delle storie sono buone e altre sono meno buone. Per mia sfortuna, però, le meno buone hanno decisamente prevalso sulle prime, tanto che non sono riuscita ad apprezzare pienamente Neil Gaiman nemmeno in questa circostanza. Il suo stile di scrittura è, come al solito, molto pulito e decisamente efficace, ma il mio problema principale è che non riesco a trovare abbastanza avvincente ciò che scrive. Davvero, ero molto più che pronta a farmi totalmente trasportare in un mondo inquietante e del tutto unico nel suo genere, ma mi sono ritrovata tra le mani storie così corte da sembrare quasi frettolose, sbrigative, o così lunghe da perdersi in chiacchiere, trascurando il punto fondamentale della narrazione. In tutta onestà, credo fermamente che le idee di base ci siano e, personalmente, credo anche che siano piuttosto valide ma sono anche altrettanto sicura che qualcosa si perda durante la loro fase di sviluppo.

“Mi sarei tirato indietro, se avessi potuto: ma dita piccole e salde, implacabili, mi spingevano verso il buio.”

Ho fatto davvero molta fatica a tenere alta l’attenzione durante la lettura proprio perché mi è risultato difficile capire fino in fondo le intenzioni dell’autore ma la cosa peggiore è il fatto che io non sia mai riuscita a sentirmi effettivamente parte di nessuna delle storie. In sostanza, come sembra ormai succedermi di continuo con le sue opere, nemmeno questa volta è scattata la scintilla.

stars

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SCHEDA

Titolo: Trigger warning
Autore: Neil Gaiman
Prezzo: Euro 19.90
Pagine: 307
Casa Editrice: Mondadori

harry

Alla prossima e buone letture,, Clarissa

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