Recensione di “Tagliami la testa senza farmi male” di Oscar Francioso

Buonasera a tutti, lettori!
Oggi vi parlo di “Tagliami la testa senza farmi male” di Oscar Francioso, uscito il 16 aprile per la casa editrice Enzo Delfino Editore, che ringrazio molto per la copia in omaggio.

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Eric Eden ha diciotto anni. È disordinato, ha tendenze suicide, beve troppo, fuma troppo, mangia solo cibi liquidi perché non ha voglia di masticare, è sempre di pessimo umore. Il suo intero modo di essere è giustificato dall’essere uno studente. Quando la scuola finisce, Eden dovrà riconsiderare i punti cardine della propria esistenza. Dovrà rivedere i rapporti con una fidanzata che ha sempre trattato malissimo, con il suo migliore amico, segretamente innamorato di lui dall’età di sette anni, e con la nonna, una regista porno in pensione divenuta nel corso del tempo il suo idolo.

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Dire che Eden – perché sì, solo sua nonna è autorizzata a chiamarlo “Eric” – sia un tipo complicato, è un eufemismo: ha diciotto anni, una forte attrazione per l’alcol, e un’inclinazione a tentare il suicidio. L’avvicinarsi degli esami di maturità provoca in lui la classica paura del futuro che colpisce generazioni di aspiranti adulti, e tra la scrittura di un racconto porno e l’altro, Eden inizierà a guardarsi intorno, nella speranza di scoprire il segreto per comprendere quella vita che inizia dopo i diciotto anni.

“Non mi curavo le sopracciglia. Ero un maestro nel fare il participio passato dei verbi irregolari. Andavo nel panico se il volume dello stereo non era regolato su multipli di tre.”

Mi sono affezionata a Eden da subito, leggendo la trama di questo libro. Mi sono affezionata a lui perché Eden è un po’ tutti noi, in una versione decisamente più acida e insopportabile, ve lo concedo, ma sì, Eden è davvero tutti noi. Sfido chiunque a leggere questo libro e a non ritrovare, almeno in parte, il diciottenne che è o che è stato qualche anno fa. Chi non ha paura di crescere? Chi non teme l’ignoto?

“Non ho mai creduto né nella psicologia né nella psichiatria. Credevo nei farmaci, nelle benzodiazepine, negli inibitori selettivi della serotonina, ma non negli psichiatri. Neppure negli psicologi. Comunque, al punto in cui ero, tanto valeva provare.”

b20fc150d182b0dd4bd138adcd66bef8Ma, oltre a essere facilmente relazionabile, la storia di Eden è condita da elementi a metà tra il tragico e il comico in grado di intrattenere per l’intera durata della lettura. Per quanto riguarda i personaggi, Eden, le sue manie e il suo menefreghismo nei confronti di qualsiasi cosa (o quasi) che non sia se stesso, si sono ricavati un angolino speciale della mia mente, mentre, in tutta onestà, avrei preferito conoscere un po’ più approfonditamente Nonna Argenti e Moreno, figure che mi sono piaciute in modo particolare.

“Come si fa a diventare adulti? Eppure esistono, gli adulti. Li vedo. Per strada, al supermercato. Perché loro sì e io no? Cos’hanno capito, loro, che non ho capito io?”

Le scelte stilistiche dell’autore, fresche e davvero apprezzabili, sono assolutamente coerenti con i temi portanti del romanzo, aspetto fin troppo sottovalutato e che non mi stancherò mai di evidenziare.
Ringrazio ancora una volta la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggere un libro al quale, molto probabilmente, non mi sarei avvicinata in modo autonomo, e ne consiglio la lettura.

starsSCHEDA

Titolo: Tagliami la testa senza farmi male
Autore: Oscar Francioso
Prezzo: Euro 4.99 (ebook)
Pagine: 115
Casa Editrice: Enzo Delfino Editore

harrySpero davvero che la mia recensione vi sia piaciuta e che vi abbia incuriositi.
Come sempre, alla prossima e buone letture, questione di libri

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