Buongiorno a tutti, cari lettori!
Stamattina, arriva la recensione di “Stoner” di John E. Williams, edito Fazi Editore.
TRAMA
William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l’amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante. Come riesce l’autore in questo miracolo letterario? A oggi ho letto Stoner tre volte e non sono del tutto certo di averne colto il segreto, ma alcuni aspetti del libro mi sono apparsi chiari. E la verità è che si possono scrivere dei pessimi romanzi su delle vite emozionanti e che la vita più silenziosa, se esaminata con affetto, compassione e grande cura, può fruttare una straordinaria messe letteraria. E il caso che abbiamo davanti.
Come si parla di un libro come Stoner senza rischiare di intaccarne la bellezza? Personalmente, sono dell’opinione che l’unico modo per rendere giustizia a un libro del genere, semplicemente, sia leggerlo. Leggerlo e custodirlo come uno di quei rari casi in cui il successo — benché tardivo — va di pari passo con la qualità letteraria. Ma perché, ci si domanda, una vita tanto piatta e apparentemente banale come quella di William Stoner risulta essere così intrigante? È presto detto: perché è estremamente vera; perché, in queste pagine, John Williams racconta con grande abilità la vita in tutta la sua ordinarietà, tanto che l’esistenza del protagonista potrebbe benissimo essere quella di chiunque altro. Così, non solo ci rivediamo in Stoner, ma facciamo effettivamente il tifo per lui, per quest’uomo che, fin dall’adolescenza, sembra vivere unicamente per soddisfare coloro che lo circondano e mai se stesso, sempre pronto a fare un passo indietro, a chinare la testa e a rassegnarsi.
“Era arrivato a un’età in cui, con intensità crescente, gli si presentava sempre la stessa domanda, di una semplicità così disarmante che non aveva gli strumenti per affrontarla. Si ritrovava a chiedersi se la sua vita fosse degna di essere vissuta.”
Stoner, nella sua interezza, rappresenta un ritratto estremamente efficace dell’America nei primi anni del ‘900, con tutte quelle pecche e quei limiti che, ahimè, ci trasciniamo dietro ancora oggi. Un romanzo che, in apparenza, sembra non spiccare per la sua originalità, ma che, proprio per questo motivo, è uno di quei libri che non apprezzi tanto durante la lettura quanto più a lettura ultimata, quando ne senti forte la mancanza. Un protagonista, William Stoner, decisamente particolare nella sua normalità, il quale, non sempre pienamente consapevole della propria individualità, destinato a veder repressa sul nascere qualsiasi tipo di emozione, nuovo a ogni forma di affetto, si lascia costantemente e inesorabilmente trasportare dagli eventi. Schivo e titubante, dopo aver lasciato il paese natio ed essersi iscritto all’università, conosce Edith, una donna terribilmente controllata, apatica, avversa a ogni tipo di sentimento, se quest’ultimo non le rende il suo bel tornaconto. Tutto ciò genererà ripercussioni che, inevitabilmente, andranno a gravare sull’equilibrio familiare, un equilibrio tremendamente precario, fatto di silenzi e parole non dette, privo dell’umanità dell’amore.
“Nel giro di un mese, Stoner realizzò che il suo matrimonio era un fallimento. Di lì a un anno smise di sperare che le cose sarebbero migliorate. Imparò il silenzio e mise da parte il suo amore.”
In definitiva, Stoner è, senza il minimo dubbio, un libro che deve essere letto e conosciuto, che merita le vostre attenzioni e le vostre riflessioni e che, in cambio, saprà regalarvi molto di più.
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SCHEDA
Titolo: Stoner
Autore: John Williams
Prezzo: Euro 15.00
Pagine: 322
Casa Editrice: Fazi Editore
Se avete già letto questo libro, fatemi sapere cosa ne pensate.
Se ancora non l’avete letto, spero abbiate intenzione di farlo.
Alla prossima e buone letture, 
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