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Buongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi, vi propongo la mia recensione di “Piccoli pensieri omicidi” di Gabriella Galt.
Ringrazio moltissimo la casa editrice Corbaccio per il gentile omaggio.
TRAMA
Piccoli pensieri omicidi è un’operetta a suo modo morale, a sfondo catartico-educativo, che in poco più di settanta storie brevissime e lapidarie racconta di delitti irresistibili, più che ragionevoli e quasi sempre dolosi, (s)fortunatamente rimasti sulla carta.
Libero sfogo in chiave ironica e surreale al pensiero omicida, sovrappensiero talvolta, che quotidianamente ci sorprende e quotidianamente sublimiamo.
Legittima difesa in forma scritta per evitare di sprofondare sotto terra, sotto il peso di fastidi, banalità, scempiaggini, soprusi, mediocrità e altri fattori di disturbo che, molesti, ci ronzano sempre intorno.
Su, avanti, ditemi che non vi è mai successo. Ditemi che non vi è mai capitato di perdervi nelle vostre fantasticherie e – armati della prima cosa che vi capita a tiro – commettere uno o più omicidi a settimana. Al giorno, anche. Scenari sinistri sbucati dal nulla, mentre siete impegnati a prendere un caffè o vi concedete un’uscita serale con gli amici, magari. È così che nasce il libro di Gabriella Galt, grazie ad attimi di inquietante fantasia rubati alla vita di tutti i giorni: una carrellata di piccoli – ma poi, neanche troppo – pensieri in cui, di tanto in tanto, ci piace crogiolarci.
“Perdonami, mi ha detto, ho rincontrato il mio primo amore, mi sono innamorato di nuovo di lei, è una passione folle, travolgente, più forte di me. Sono un tipo accomodante, comprensivo. Ma al ritorno di fiamma, no, non ero preparata. Neanche lui, del resto. Ha preso fuoco in un attimo. Cenere, così come la sua bionda.”
Come è normale che sia, dal momento che si tratta di una raccolta di pensieri, ho trovato alcune delle storie sinceramente molto valide sotto svariati punti di vista — intelligenti, ironiche, argute e spesso anche capaci di suscitare riflessioni – mentre altre non mi hanno convinta pienamente. Una cosa che, invece, mi ha convinta del tutto, è lo stile di scrittura di Gabriella Galt: ho particolarmente apprezzato la versatilità dell’autrice, la sua abilità nell’associare un preciso taglio stilistico a una determinata scenetta. Un libricino che si lascia leggere in meno di un’ora, ma che sa lasciare, nel lettore, qualcosa in grado di durare nel tempo.
Sicuramente, consigliato a chi è in cerca di qualcosa di particolare e di assolutamente originale.
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SCHEDA
Titolo: Piccoli pensieri omicidi
Autore: Gabriella Galt
Prezzo: Euro 10.00
Pagine: 112
Casa Editrice: Corbaccio
Spero che la mia recensione vi abbia incuriositi. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima e buone letture,
Ieri ero in libreria, l’ho visto, l’ho preso, l’ho sfogliato ed in parte l’ho letto; mi piaceva, l’ho posato, non l’ho comprato. In questi giorni tornerò e lo comprerò. In questi giorni curioserò anche il tuo blog.
Ciao!
Ciao,fammi sapere cosa ne pensi, poi.
Curiosa pure quanto vuoi! 🙂
Letto oggi, alcuni sono davvero fulminanti! Tipo Next Stop, quando si ritrova la busta di BVLGARI in mano, o il Pietro Tombale: “l’uomo che rise due volte, un condensato di pessimismo, disfattismo, sfiducia, scetticismo, dietrologia, tristezza e negatività… Appena ti incontra mette subito le cose in scuro. Nero su nero”. Non tutti, ma alcuni sono bellissimi. Ora andrò in cerca di Max Aub e dei suoi Delitti Esemplari, e anche di quella biografia immaginaria del pittore mai esistito (Campalans?). Se li trovo (li trovo, li trovo). Li hai letti? Nel frattempo, stasera o domani, leggerò La Lotteria, mi hai convinto.… Leggi il resto »
Hai proprio ragione, alcuni sono bellissimi!
E no, non li ho letti, ma aspetto, ovviamente, di conoscere la tua opinione a riguardo.
Sono estremamente di essere riuscita a convincerti a leggere “La lotteria” (sai che poi devi farmi sapere, vero?!), mentre, per quanto riguarda “IT”, dovrò insistere un po’ di più, ahah!
Ooh, grazie mille del complimento, è il migliore che potessi farmi!
Ho letto “Delitti esemplari” di Max Aub, è un libricino di circa 60 pagine strapieno di ironia. Te lo consiglio!
Vado subito a fare qualche ricerca, ti ringrazio! 🙂