Recensione di “Melody” di Sharon M. Draper

Buongiorno a tutti, lettori!
Oggi, vi propongo la mia (decisamente entusiasta!) recensione di “Melody” di Sharon M. Draper, libro uscito di recente per Feltrinelli.

“Sono circondata di parole. Migliaia di parole. Forse milioni.”

TRAMA

Melody ha una memoria fotografica eccezionale. La sua mente è come una videocamera costantemente in modalità “registrazione”. E non c’è il tasto “Cancella”. È l’alunna più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa. Quasi tutti – compresi i suoi insegnanti e i medici – ritengono che lei non abbia alcuna capacità di apprendimento, e fino a oggi le sue giornate a scuola sono state scandite da noiosissime ripetizioni dell’alfabeto. Cose da prima elementare. Se solo lei potesse parlare, se solo potesse dire che cosa pensa e che cosa sa… Ma non può. Perché Melody non può parlare. Non può camminare. Non può scrivere. Melody sente scoppiare la propria voce dentro la sua testa: questo bisogno di comunicare la farà impazzire, ne è certa. Finché un giorno non scopre qualcosa che le permetterà di esprimersi. Dopo undici anni, finalmente Melody avrà una voce. Però non tutti intorno a lei sono pronti per quello che dirà.
Quello scritto da Sharon M. Draper è uno di quei rarissimi libri che consiglierei sinceramente a chiunque: ai bambini, così che possano imparare fin da subito a riconoscere e ad accettare la diversità. Agli adulti, perché capiscano che la vita può essere vissuta in milioni di modi, senza per forza essere meno dignitosa. Ma, soprattutto, lo consiglio a quella ragazza che, dopo aver lanciato un’occhiata a mia sorella, si è rivolta a me dicendo che, se le fosse capitata una figlia così, non ci avrebbe pensato due volte, ad abortire.

“Le parole mi turbinano intorno da sempre come fiocchi di neve, tutte delicate e diverse, e tutte mi si sciolgono in mano prima che le tocchi. Dentro di me le parole si ammassano in cumuli enormi. Montagne di frasi, di locuzioni e di idee interconnesse. Espressioni argute. Battute di spirito. Canzoni d’amore.”

Salve a tutti e benvenuti nel mondo di Melody, un mondo dove i suoni e i colori animano anche le giornate più grigie, e dove le parole volano leggere, intrappolate all’interno di una gabbia dorata. Perché Melody non può parlare e non può muoversi; è costretta a guardare la vita che le scorre intorno, seduta in quella sedia a rotelle che, fedele, la accompagna ormai da undici anni. Ma Melody non è solo questo, Melody è un vulcano di vita, ironia e intelligenza fuori dal comune. Melody non può parlare, ma possiede una voce forte e chiara, una voce che la contraddistingue e la rende speciale per quello che ha dentro, e non a causa di quell’ingombrante carrozzina che deve portarsi ovunque vada, o di quelle crisi che ogni tanto le prendono e che non riesce proprio a controllare. Melody non è la sua disabilità; Melody è una persona con disabilità, sì, ma con un’infinità di altre cose da offrire.

“Conoscevo tutti i colori, le forme e gli animali che una bambina di cinque anni avrebbe dovuto conoscere, anzi, molti di più. Ero in grado ci contare a mente da uno a mille, in avanti e alla rovescia. Sapevo riconoscere migliaia di parole. Ma tutto questo era chiuso a chiave dentro di me.”

È tutta la vita che Melody combatte con un handicap che minaccia di etichettarla; è abituata alla distaccata noncuranza che le persone le riservano continuamente, così come è avvezza agli sguardi di pietà che accompagnano le dita che la indicano. A parte i suoi genitori e la signora V, la vicina di casa che da tempo la assiste, non ha altre persone su cui fare affidamento, ma può contare su se stessa e sulla realtà che prende vita nella sua mente: una realtà fatta di parole, nozioni, percezioni, suoni e colori sfavillanti. Una storia toccante, delicata, frustrante e vera, raccontata da una penna soffice e giusta, in grado di presentare il mondo della disabilità senza cadere in stereotipi e frasi fatte tanto per indorare la pillola. Melody non va compatita, va ammirata per la sua fermezza e per la sua capacità di mostrarsi così com’è, con forze e debolezze, con momenti appaganti e giornate “no”. Così, come succede a tutti. Sì, proprio come capita a chiunque altro.

“I pensieri hanno bisogno di parole. Le parole hanno bisogno di voce. Io adoro il profumo dei capelli appena lavati della mamma. Adoro sentire la barba ispida del papà, prima che si rada. Ma non ho mai potuto dirglielo.”

Un libro da leggere per fare luce su un mondo, quello delle persone portatrici di handicap, troppo spesso dimenticato o, ancora peggio, circondato da un alone di finto buonismo di cui chiunque vuole farsi portavoce senza merito né competenze. Un libro da leggere, se volete aprire gli occhi e smettere di guardare con compassione chi pensiate sia inferiore a voi solo perché non funziona come crediate dovrebbe.

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SCHEDA

Titolo: Melody
Autore: Sharon M. Draper
Prezzo: Euro 13.00
Pagine: 246
Casa Editrice: Feltrinelli

Allora, avete letto questo libro? Se sì, cosa ne pensate?
Fatemi sapere!
Alla prossima e buone letture, 

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