Recensione di “Sisters’ diary” di Ilaria D’Alessandro

Buongiorno a tutti!
Oggi vorrei parlarvi della mia lettura più recente. Si tratta di “Sisters’ diary” di Ilaria D’Alessandro, la cui copia in versione ebook mi è stata gentilmente inviata dalla casa editrice Enzo Delfino Editore.

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Alice sta per entrare nei suoi 14 anni e vive il mondo con la semplicità schietta della sua età, turbata solo da piccoli problemi a scuola, qualche difficoltà comunicativa e impercettibili imperfezioni estetiche.
Quando l’alcol, le droghe, le bugie entrano nella sua vita, insieme ai suoi nuovi amici, niente sembra esserne minimamente toccato.
La vediamo esplorare il mondo dello sballo con la stessa tranquilla curiosità con cui vive le sue nuove amicizie, lo spirito di gruppo, le prime esperienze coi ragazzi, senza mai giudicare né temere di essere giudicata… finché non si ritroverà sola davanti allo specchio.

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La prima cosa che faccio, non appena termino la lettura di un nuovo libro, è quella di analizzare a grandi linee il contenuto di quest’ultimo e confrontarlo con il titolo, in modo tale da capire il livello di “affinità” che c’è tra il contenuto e l’intestazione.
Questo mio rito abituale, ovviamente, è avvenuto anche questa volta, e il grado di affinità è risultato inaspettatamente alto; ho avuto la reale sensazione di leggere il diario della protagonista e di entrare nel suo mondo, assistendo alla sua metamorfosi dalla prima fila.
Inizialmente, Alice ci viene presentata come una semplice ragazzina di quasi 14 anni, alle prese con il suo primo anno di liceo. Trascorre le sue prime mattinate scolastiche da sola, senza però vivere questa sua solitudine in modo negativo, ma facendone quasi un vanto.
La sua quotidianità viene letteralmente capovolta quando incontra Sara e Veronica, due ragazze ripetenti e con uno stile di vita all’insegna della droga e dell’alcol, con le quali entrerà subito in sintonia, arrivando a creare un rapporto che rasenta la simbiosi.
Lo stile di vita delle sue nuove amiche diventerà presto anche il suo, e Alice si ritroverà in un tunnel fatto di fumo, droga, discoteche e alcolici di ogni tipo.
L’apparente stato di felicità in cui vive la protagonista rischia di diventare estremamente dannoso per la sua salute e per il suo futuro, ma Alice non intende fermarsi, vittima dell’insana convinzione di sentirsi padrona del mondo.

Eravamo quelle straforti, non le sfigate. Quelle che sanno sempre cosa fare, dove andare, come comportarsi. Quelle del gruppo più figo, dei locali più in voga. Quelle sempre presenti nei posti giusti. Sempre un palmo al di sopra degli altri. Era tutta un’illusione pericolosa. C’è chi dice che si ha bisogno di disciplina per essere uno spirito libero. E noi eravamo delle indisciplinate senza precedenti.

I temi affrontati sono svariati. L’autrice non si concentra solamente sulla droga, ma descrive una società malata, alle prese con i problemi tipici di un’adolescenza vissuta senza il minimo senso del pericolo.
E’ la sconsideratezza più assoluta a farla da padrona e credo che sia stato questo motivo a impedirmi di affezionarmi alla storia e ai personaggi.
Non mi sento legata a nessuno di loro e, specialmente, non mi sento legata ad Alice.
Trovo che sia un personaggio molto ambiguo, un personaggio non riesco assolutamente a inquadrare.

Volevo troppo farmi una canna, ma a casa non era il caso. La sera decisi di portare la cagnetta giù e me la fumai tutta rilassata su una panchina, guardando il cielo e pensando al momento stupendo che stavo passando. Ci avrei messo molto di più del solito a risalire a casa ma, del resto, dovevo rullare da sola e non ero ancora del tutto pratica nel farlo.

Lo stile di scrittura non è tra quelli che prediligo, ma ciononostante trovo che sia molto coerente con il genere a cui appartiene questo romanzo.
Avrei preferito che particolari scene fossero state descritte in maniera più dettagliata, così da dare al lettore il tempo necessario ad assimilare determinati eventi.
Eccettuando la parte finale della storia, in cui un colpo di scena fa crollare miseramente il muro di illusioni dietro cui i personaggi dimorano, trovo che questo sia un libro senza infamia e senza lode.

Tutti quei progetti fatti insieme. Tutte bugie senza prospettiva. Per quanti consigli puoi ricevere, per quanti ne puoi donare, ognuno poi sceglie la sua strada. E lei era sola, aggrappata a quel filo invisibile che era la droga, e all’illusione che sia una medicina in grado di renderti migliore degli altri. La verità, è che amiamo farci pena, come vittime che non hanno bisogno di niente e di nessuno.

TRE

 

SCHEDA

Titolo: Sisters’ diary
Autore: Ilaria D’Alessandro
Prezzo: Euro 3,89 (ebook) – Euro 8,50 (cartaceo)
Pagine: 112
Casa Editrice: Enzo Delfino Editore

Spero che la recensione vi sia piaciuta!
Come sempre, alla prossima e buone letture! 🙂

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