Recensione di “Persuasione” di Jane Austen

Buongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi, vi propongo la recensione di una classico della letteratura inglese: “Persuasione” di Jane Austen.

edizit-p-barbera-2009TRAMA

Anne Elliot, la protagonista del romanzo, ha sbagliato: da giovanissima, appena diciannovenne, si è lasciata convincere dall’opposizione del padre, Sir Walter, e dalla “persuasione” di Lady Russell a rompere il fidanzamento col giovanissimo ufficiale di marina Frederick Wentworth, amatissimo ma non ricco. Adesso, a ventisette anni, Anne è sola; per di più le sorti economiche della sua famiglia hanno subito un rovescio e il padre è stato costretto a dare in affitto la propria tenuta all’ammiraglio Croft. Ma un giorno l’ammiraglio riceve la visita del proprio cognato, un affermato e facoltoso capitano di marina: è Frederick, e questa volta, otto anni dopo, Anne ha la sua seconda occasione. Ultimo e più maturo romanzo della Austen, Persuasione contiene un impareggiabile ritratto della provincia inglese d’inizio Ottocento e, attraverso la contrastata vicenda della protagonista, una intensa polemica antiaristocratica.

ghirigoro

Non ve lo nascondo: quando arriva il momento di cimentarsi nella recensione di un’opera di un mostro sacro come Jane Austen, entro in crisi. Il mio timore principale è quello di ripetere cose già dette, senza offrire nulla di nuovo o di originale. Ho deciso, però, di provarci comunque. Dopo tutto quello che la Austen mi fa provare, un omaggio alla sua grandezza è doveroso.

“Pochi mesi avevano visto l’inizio e la fine della loro relazione; ma pochi mesi non bastarono a porre fine al dolore di Anne. Il suo amore e i suoi rimpianti offuscarono per lungo tempo ogni godimento della sua gioventù, e una precoce perdita della freschezza del suo aspetto e del suo entusiasmo ne fu l’effetto permanente.”

0b84e681ab29178431396a62bf3e74a8Quando Anne Elliot e Frederick Wentworth si incontrano per la prima volta, il loro giovane amore cade vittima delle differenza sociali proprie dell’Inghilterra della prima metà del 1800: Anne, figlia del baronetto Sir Walter Elliot, il capofamiglia di una nobile stirpe inglese, viene persuasa dalla carissima amica, Lady Russell, a rifiutare la proposta di matrimonio di Frederick Wentworth, ufficiale di marina di umili origini, perché frettolosamente giudicato inadatto a lei. Otto anni dopo, Anne e Frederick si incontrano di nuovo, mettendo a dura prova i sentimenti di un tempo. Riusciranno a vincere gli impedimenti sociali o saranno costretti a vedere morire definitivamente il loro amore?

“Presto, tuttavia, cominciò a ragionare con se stessa, e a tentare di attenuare i propri sentimenti. Otto anni, quasi otto anni erano passati da quando tutto era finito. Com’era assurdo resuscitare le inquietudini che un simile intervallo di tempo aveva reso ormai distanti e nebulose!”

Nel momento in cui ho aperto questo libro e ho letto il primo capitolo, ho capito cosa ha fatto sì che Jane Austen entrasse a far parte della classifica dei miei autori preferiti: ho immediatamente ritrovato quello stile di scrittura, pulito e incisivo, che mi ha fatto innamorare di Orgoglio e Pregiudizio. Ho ritrovato i dialoghi, corti e pregni di ironia, le ambientazioni e il fascino dell’Inghilterra d’inizio ottocento, periodo che mi è particolarmente caro e di cui adoro leggere. Ma, soprattutto, ho ritrovato i classici personaggi austeniani, le figure con le quali, probabilmente, riesco a immedesimarmi di più all’interno del panorama letterario.

“Fino a quel momento vi era stata un’unica opinione sul Capitano Wentworth, tra i Musgrove e tutti coloro che facevano parte della loro cerchia. Si trattava di calda ammirazione, unanime e incontrastata.”

faAnne, indubbiamente, è diventata una delle mie eroine femminili preferite: intelligente, d’animo buono e dotata di quella consapevolezza che solo il raggiungimento di un certo livello d’esperienza può elargire. Sotto certi aspetti, mi ci sono rivista in modo incredibile, e nonostante la stessa cosa sia avvenuta anche e in maniera più evidente con Lizzie di Orgoglio e Pregiudizio, rimango sempre sbalordita dalla modernità di questa autrice. Proprio alla luce di questo, non ho potuto evitare di provare un debole per il Capitano Wentworth, affascinata da una caratterizzazione esemplare e assolutamente verosimile. Allo stesso modo, ho apprezzato molto anche i personaggi di contorno, i quali non mancano di quei pregi e di quei difetti che hanno il potere di renderli reali agli occhi del lettore. Nello specifico, mi ha particolarmente colpita il personaggio di Mary, la sorella minore di Anne, e anche l’unica con la quale la protagonista abbia una sorta di rapporto tra i membri della sua famiglia, sebbene si tratti di una rapporto che vede Anne come ancora di salvezza di Mary durante le sue numerose malattie immaginarie.

Non posso fare altro che concludere affermando che il mio secondo incontro con la Austen si è rivelato più che soddisfacente e che, se non avessi letto Orgoglio e Pregiudizio, Persuasione probabilmente non avrebbe rivali.

starsSCHEDA

Titolo: Persuasione
Autore: Jane Austen
Prezzo: Euro 10.00 (cartaceo=
Pagine: 256
Casa Editrice: Barbera Editore

harryPer oggi è tutto, lettori!
Spero che la mia recensione vi sia piaciuta, ma, soprattutto, spero che abbia spinto chi ancora non conosce Jane Austen a dare un’opportunità a quest’autrice meravigliosa.
Alla prossima e buone letture, questione di libri

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Virginia Leoni
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Virginia Leoni

Della Austen ho letto Orgoglio e pregiudizio ed Emma… Piano piano li leggerò tutti <3

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Anche io conto di fare lo stesso! 🙂