Recensione di “Perchè non l’hanno chiesto a Evans?” di Agatha Christie

Buonasera a tutti, lettori!
Come procede l’inizio di settembre? Spero bene, anche perché l’estate è davvero davvero agli sgoccioli e bisogna approfittare di ogni minuto.
In ogni caso, oggi vi propongo una recensione: si tratta di “Perché non l’hanno chiesto a Evans?” della mia adorata Agatha Christie.

TRAMA

Chi sostiene che il golf è uno sport tranquillo e rilassante non deve mai essersi trovato nella situazione di Bobby Jones, dinamico giocatore inglese, golfista di second’ordine che, proprio per un tiro maldestro, scopre uno sconosciuto morente precipitato da una scogliera. E questo non è che il male minore, la vita di Bobby infatti, dopo la poco piacevole scoperta si trasforma in uno sfrenato susseguirsi di sventure provocate dalla curiosità del giovanotto e dall’intraprendenza di Frankie, la sua graziosa amica. Ma chi vuole uccidere i due giovani? Chi è la donna ritratta nella fotografia trovata nella tasca dello sconosciuto? E, soprattutto chi è il misterioso Evans nominato dal morente?

Era da un bel po’ di tempo che non prendevo in mano un libro della Christie e, ieri, quando ho deciso di leggere Perché non l’hanno chiesto a Evans? ho immediatamente di capito di aver fatto la scelta giusta.
Non mi ero resa minimamente conto di quanto mi mancasse il suo stile.

Quando si ritrova a vegliare sul cadavere di un giovane uomo distinto apparentemente precipitato dalla scogliera, l’unico desiderio di Bobby Jones era quello di giocare a golf. Poco prima di morire, lo sconosciuto apre gli occhi e chiede: “Perché non l’hanno chiesto a Evans?”
Da questo momento, Bobby e la sua amica Frankie si ritrovano immischiati in un mistero fatto di droga, menzogne, tradimenti e strani omicidi. Il loro piano per arrivare alla verità è estremamente pericoloso e i due metteranno più volte a repentaglio la propria vita, in un susseguirsi di incredibili enigmi e colpi di scena.

“Quello non poteva essere il tipo capace di spingere qualcuno in un precipizio. Quell’uomo così allegro e simpatico non poteva essere un assassino. Allora, chi era l’assassino?”

Agatha Christie è una di quelle autrice che, o la ami…o la ami. Non può davvero essere altrimenti. Ricordo di aver preso questo libro a un mercatino dell’usato, diverso tempo fa, e, pur essendo assolutamente consapevole della grande abilità di questa scrittrice, ho iniziato la lettura senza troppe pretese. Di certo, non avrei mai immagino che mi sarebbe piaciuto così tanto. Ho apprezzato tutto, dall’inizio alla fine, anche se i personaggi rappresentano, dal mio punto di vista, la vera ciliegina sulla torta. In particolare, ho adorato la figura di Frankie: una donna caparbia, risoluta e acuta come poche altre.

“Ho notato, lady Frances, che le piacciono molto gli incidenti. Anche a me. Presto ne accadrà un altro.”

Come avrete immaginato, non è la prima volta che leggo un romanzo della Christie. Anzi, ne ho letti parecchi e li ho adorati tutti. Nonostante la mia “conoscenza” di quest’autrice, continuo a credere di essere in grado di fregarla e di capire chi è l’assassino prima che lei ce lo sveli. Ogni volta, arrivo a una mia conclusione e, puntualmente, lei me la smonta senza la minima fatica. Il punto è questo: se Agatha Christie vuole farvi credere di aver capito chi è l’assassino, per poi lasciarvi a bocca aperta quando scoprite che il vostro sospettato non è neanche minimamente legato all’assassinio, lo farà tranquillamente. E non c’è niente che voi possiate fare.

SCHEDA

Titolo: Perché non l’hanno chiesto a Evans?
Autore: Agatha Christie
Prezzo: Euro 4.90 (cartaceo)
Pagine: 190
Casa Editrice: Mondadori

Spero che la mia recensione sia stata di vostro gradimento e, soprattutto, spero di aver fatto conoscere un’autrice meravigliosa a chi ancora non ne ha avuto il piacere.
Alla prossima e buone letture, 

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