Share the post "Recensione di “Eppur mi son scordato di te” di Nino Nastasi"
Buongiorno a tutti, lettori!
In questo caldo martedì di settembre, vi propongo una recensione: il libro in questione è “Eppur mi son scordato di te”di Nino Nastasi, edito dalla Casa Editrice Kimerik, che ringrazio per avermi gentilmente inviato una copia cartacea del romanzo.
In questo racconto breve, l’Autore, prendendo spunto da alcune pagine di un suo diario adolescenziale, scrive di quando Nino, appena sedicenne, comincia a sentire i primi brividi d’amore. La tranquillità di un’assolata giornata viene scossa dall’arrivo di una ragazza con accento “continentale” che mostra, da subito, una gran voglia di vivere. Purtroppo, la ragazza viene attratta da Sebastiano che non ha, però, alcun interesse per lei. Tuttavia, alcune situazioni successive fanno sì che anche Roberta si innamori di Nino, seppure con altalenante interesse. Questo comportamento non convince il ragazzo che, sia pure soffrendone, cerca di capirne le possibili ragioni. Ma, ahimè, un giorno…
In questo romanzo di appena 59 pagine, Nino Nastasi ci racconta la nascita della storia d’amore tra Nino e Roberta, all’interno della società degli anni settanta, quando l’appartenenza politica la faceva da padrona e la musica era più che un blando sottofondo. E’questa l’atmosfera nella quale i due giovani si conoscono e, mentre per Nino è amore a prima vista, l’interesse di Roberta fatica a crescere, combattuto tra quello per il narratore e quello per Sebastiano, un amico di lunga data di Nino.
“Mi aveva già offerto tutto il necessario per iniziare a sognare e non vedevo l’ora di farlo.”
Mi sento piuttosto combattuta nei riguardi di questo romanzo. La consapevolezza del fatto che un romanzo breve richieda una certa rapidità nella narrazione del corso degli eventi non riesce mai a farmi apprezzare pienamente questo genere, soprattutto quando il tema portante del libro è una storia d’amore.
Inoltre, non sono un’ammiratrice dell’amore a prima vista, ma, soprattutto, non sono minimamente un’ammiratrice dei “ti amo” buttati lì dopo qualche giorno di frequentazione.
Nonostante ciò, però, non mi sento di demolire totalmente questo romanzo, in quanto ci sono aspetti che non mi sono dispiaciuti per niente, come l’epoca in cui si svolge la storia e la conseguente importanza di cui gode la musica in quel determinato periodo, abilmente riportata su queste pagine e trasmessa al lettore.
“Tuttavia, pur nell’ansia di rivederla, quell’attesa aveva per me qualcosa di piacevole. Infatti, era in quei momenti che la potevo immaginare come meglio mi aggradava, senza temere che qualcuno me la portasse via o senza che fosse lei stessa ad andare da un altro. In sostanza, in quei momenti era solo mia. “
Lo stile di scrittura è pulito e assolutamente coerente con il contesto. Come sempre, rinnovo il mio amore per la narrazione in prima persona, scelta stilistica che mi permette di sentirmi vicina anche a personaggi che non potrebbero essere più lontani da me.
SCHEDA
Titolo: Eppur mi son scordato di te
Autore: Nino Nastasi
Prezzo: Euro 12.50 (cartaceo)
Pagine: 59
Casa Editrice: Kimerik
Io amo i romanzi lunghi, i mattoni da 700 pagine… Però devo dire che a volte anche la forma del racconto mi ha regalato piacevoli sorprese 🙂 bella analisi, baci
Anche a me, ti capisco benissimo! 🙂
Grazie mille, un bacio! **