Recensione di “Berlin. I fuochi di Tegel” di Fabio Geda e Marco Magnone

Buongiorno a tutti, lettori!
Inauguro il nuovo mese con una recensione, parlandovi di un ebook che ho apprezzato più di quanto avrei creduto possibile, e che non vedo l’ora di riuscire a recuperare in cartaceo, perchè un libro del genere merita un posto nella mia libreria. Sto parlando di “Berlin. I fuochi di Tegel”, il primo libro di una nuova serie italiana per ragazzi firmata Fabio Geda e Marco Magnone.

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Aprile 1978. In una gelida notte berlinese, qualcuno strada il piccolo Theo dai suoi sogni e lo porta via dall’isola dove vive con Christa e le ragazze dell’Havel. Il loro gruppo è nato come tanti altri dopo che un misterioso virus ha ucciso gli adulti di Berlino Ovest. E non è facile sopravvivere senza energia elettrica né riscaldamento, col cibo sempre più scarso e la consapevolezza che, alla fine dell’adolescenza, il virus colpirà ognuno di loro.
Per salvare Theo ora Christa ha bisogno dell’aiuto di Jakob e dei suoi compagni di Gropiusstadt: insieme dovranno attraversare una Berlino fantasma fino all’aeroporto di Tegel, covo del più violento gruppo della città. Là, i fuochi che salgono nella notte confondono le luci con le ombre, il bene con il male, la vita con la morte.
E quando sorgerà l’alba del nuovo giorno, nemmeno Jakob e Christa saranno più gli stessi.

ghirigoroNon saprei nemmeno da dove iniziare a spiegarvi quanto questa lettura mi sia piaciuta. Il minimo che possa fare, è ringraziare per l’ennesima volta la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere un libro che, ve lo dico sinceramente, non credo che avrei comprato di mia spontanea volontà. Berlin. I fuochi di Tegel è, senza dubbio, una delle rivelazioni di questo 2015.

La storia ha inizio in una fredda Germania dei tardi anni settanta in cui il Muro fa ancora da spartiacque tra Berlino Est e Berlino Ovest. È esattamente il 1978 e sono passati appena tre anni da quando un misterioso virus ha decimato tutti gli adulti della parte ovest della città. La comunità è costretta a lottare per sopravvivere in un luogo privo di elettricità e in cui il cibo è sempre più difficile da rimediare. Quando Theo viene rapito, le ragazze dell’Havel si uniscono ai ragazzi di Gropius con un unico obiettivo in testa: andare a Tegel e riprenderselo. Il gruppo di Tegel, un manipolo di ragazzini dediti all’idea di una libertà che “il mondo di prima” ha sempre negato loro, però, si preparano a celebrare la Festa di Morte, un evento in cui la vita e la morte sono pericolosamente vicine.

“Come avrebbe affrontato lui lo stesso momento? Per ciò che ne sapeva, ancora tre anni e sarebbe stato il suo turno. O forse prima. Il virus era imprevedibile. Tra i diciassette e i diciotto poteva manifestarsi in qualunque istante. E alcuni ragazzi erano morti anche a sedici.”

Non capita spesso che io rimanga ammaliata da un libro a poche pagine dall’inizio di quest’ultimo, ma Berlin c’è riuscito a tempo di record e l’ha fatto con una facilità imbarazzante. Mi è stato impossibile resistere alla storia in sé, così come mi è stato impossibile resistere a uno stile di scrittura così pulito, sarcastico ed evocativo al punto tale di lasciarmi con l’impressione di riuscire quasi a toccare i personaggi con un dito, e vedere davanti ai miei occhi la varietà dei luoghi descritti.

“Quando era scoppiata l’epidemia, Jakob aveva atteso per mesi di vedere atterrare gli aerei a Tempelhof.
“Faranno come nel ’48” aveva sentito ripetere da sua madre, giorno dopo giorno. “Verranno a prenderci. Ci salveranno.” Invece non era arrivato nessuno.”

Mi sono affezionata subito ai personaggi creati dagli autori, prendendomi a cuore anche molte delle loro storie, vicende che li hanno inconsapevolmente istruiti a una vita che mai avrebbero pensato di condurre. In particolare, mi sento parecchio attratta dalle figure di Jakob e Christa, ma sono impaziente di andare avanti con la serie e di approfondire la conoscenza anche dei personaggi di contorno, di cui ho abbondantemente apprezzato la caratterizzazione.

“Era una notte di quelle che il freddo brucia ancora le labbra e le guance, e ci si chiede se l’inverno durerà per sempre. Avvolta in coperte che puzzavano di cane bagnato e sudore e terra e brace, Christa spulciava le ciocche per tenere ancora un po’ con sé quei pensieri: il ricordo dei genitori, la vita di prima, il tempo che non esisteva più.”

Desidero consigliare questo libro non solo ai più giovani, target a cui è particolarmente indirizzato, ma anche ai lettori appartenenti a fasce d’età superiori, i quali – ne sono convinta- troveranno la lettura decisamente molto coinvolgente grazie a un appassionante alternarsi di azione e ricordi nostalgici di una Berlino Ovest priva delle ferite di un virus devastante.

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SCHEDA

Titolo: Berlin. I fuochi di Tegel
Autore: Fabio Geda & Marco Magnone
Prezzo: Euro 14.00 (cartaceo)
Pagine: 204
Casa Editrice: Mondadori

harryPer oggi è tutto!
Spero davvero che la mia recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima e buone letture, questione di libri

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Elisa Impiduglia
Ospite
Elisa Impiduglia

Avevo commentato e il commento è sparito. Sob.
Cmq ciò avevo scritto era più o meno che sono contenta che ti sia piaciuto, e che anch’io aspetto con ansia il
secondo <3

QuestioneDiLibri
Ospite

Della serie: commenti che se la danno a gambe!
Non vedo l’ora di leggere il secondo. <3