Buongiorno a tutti, cari lettori!
Nell’articolo di oggi, vi propongo la recensione di “Armadale” di Wilkie Collins.
Ringrazio infinitamente la Fazi Editore per la copia cartacea in omaggio!
Armadale è un nome, ma il romanzo non è la storia del personaggio che lo porta. È piuttosto la storia del nome stesso, anzi del mistero che vi si cela. Perché sono quattro gli Allan Armadale coinvolti nella vicenda, due padri e i rispettivi figli: opera del destino o del caso? Quando l’anziano Allan Armadale, in punto di morte, affida a una lettera una confessione terribile, non immagina nemmeno lontanamente le ripercussioni che ne seguiranno: il segreto che rivela coinvolge la misteriosa Lydia Gwilt, tentatrice dai capelli rosso fuoco, bigama, dipendente dal laudano e avvelenatrice di mariti. I suoi maliziosi intrighi carburano la trama di questo dramma appassionante: una storia di identità confuse, maledizioni ereditate, rivalità amorose, spionaggio, denaro…e assassinio.
Il personaggio di Lydia Gwilt orripilò i critici dell’epoca, al punto che un recensore la descrisse come «una delle donne maligne più recidive di sempre, i cui espedienti e le cui brame hanno infangato la narrativa». Resta fra le più enigmatiche e affascinanti donne del diciannovesimo secolo, il cuore nero della più sensazionale fra le sensation novel vittoriane.
Ragazzi, voglio darvi un consiglio, non tanto da lettrice, quanto da amica: se avete intenzione di prendere in mano questo libro, fatelo con la consapevolezza che , una volta iniziato, non sarete più in grado di metterlo giù. Non mangerete, non dormirete, non troverete neanche il tempo di dar da mangiare al vostro pesce rosso, finché non avrete girato l’ultima pagina. So che molti di voi potrebbero essere un po’ intimoriti dalla sua mole (diciamocelo, 808 pagine non sono affatto poche), ma so anche che, quando un libro ti cattura davvero, le sue dimensioni passano in secondo piano. Ed è esattamente questo, quello che succede con Armadale.
“L’opinione generale, guidata dall’alta autorità della cuoca, era che potevano sedersi tutti quanti a cenare senza timore di essere disturbati dal campanello. Arrivati a questa conclusione, i domestici si riunirono a tavola, ed esattamente nel momento in cui si sedettero, il campanello, suonò.”
Cercando di riassumere in poche parole una delle trame più ingarbugliate e confusionarie che mi siano mai capitate sottomano, posso dirvi che la storia ruota principalmente intorno a un nome: Allan Armadale, un nome che accomuna ben quattro personaggi, due padri e due figli. In punto di morte, Allan Armadale, rivela a suo figlio l’esistenza di un uomo, un suo omonimo dal quale è di fondamentale importanza tenersi alla larga. Ma, si sa, quando il destino è deciso a fare di testa sua, altro non siamo che spettatori dei nostri stessi eventi. Accanto ai personaggi sopracitati, troviamo l’oscura Lydia Gwilt, una figura che, non lo nascondo, mi ha affascinata da subito. A poco a poco, si fa sempre più spazio all’interno della narrazione, e sarà impossibile non desiderare di arrivare alla fine per veder finalmente svelato il segreto che si porta dietro.
“Finirò con l’innamorarmi di lui. Se rimango ancora per molto in questo stato incerto e solitario – così irresoluta, così diversa dalla solita me stessa – finirò con l’innamorarmi di lui. Che follia! Come se io potessi davvero innamorarmi ancora di un uomo!”
Ammetto di non aver mai letto nulla di Wilkie Collins, prima d’ora, e che, al pari della contentezza per aver finalmente scoperto questo autore, in me alberga un certo rammarico per non averlo conosciuto prima. Avrei potuto godere prima della sua ineccepibile voce narrante; della sua capacità di creare dei personaggi sì, molto complessi e diversissimi tra loro, ma caratterizzati a regola d’arte; della sua abilità nel mettere in piedi una storia avvincente, a tratti ombrosa e indubbiamente vasta, senza minimamente intaccare l’alone di mistero che la circonda e che rappresenta il tema portante del romanzo.
Se non fosse ancora chiaro, vi consiglio questa lettura e vi consiglio questo autore. Mettetevi comodi e, semplicemente, leggete.
Titolo: Armadale
Autore: Wilkie Collins
Prezzo: Euro 18.50 (cartaceo)
Pagine: 808
Casa Editrice: Fazi Editore
Wow 4 stelline e mezzo!!! Lo avevo già adocchiato ed è in WL
Un bacio
Sì, Virgi, è davvero davvero bello!
Non pensavo mi avrebbe presa così tanto! 🙂
Un bacio