Recensione di “A un passo dalla vita” di Thomas Melis

Salve a tutti, cari lettori!
Anche oggi, desidero regalare uno spazio ai giovani emergenti italiani e, per farlo, vi propongo la recensione di un libro che mi ha favorevolmente colpita.
Si tratta di “A un passo dalla vita”, romanzo d’esordio di Thomas Melis, edito da Lettere Animate.

arton67151TRAMA

È una Firenze fredda, notturna e mai nominata quella che fa da palcoscenico alla storia di Calisto e dei suoi sodali, il Secco e Tamagotchi. La città è segnata dalla crisi globale, dietro l’opulenza pattinata del glorioso centro storico si nasconde la miseria dei quartieri periferici. Calisto è intelligente, ambizioso, arriva dal Meridione con un piano in mente e non ha intenzione di trasformarsi in una statistica sul mondo del precariato. Vuole tutto: tutto quello che la vita può offrire. Vuole lasciarsi alle spalle lo squallore della periferia – gli spacciatori albanesi, la prostituzione, il degrado, i rave illegali –, per conquistare lo scintillio delle bottiglie di champagne che innaffiano i privè del Nabucco e del Platinum, i due locali fashion più in voga della città. Calisto vuole tutto e sa come vincere la partita: diventando un pezzo da novanta del narcotraffico.
Cupamente, nella rappresentazione di un dramma collettivo della “generazione perduta”, schiava di un sistema socioeconomico degenere e illusa dalle favole di una televisione grottesca, si snoda questa storia di ingiustizie e tradimenti, ma anche di amicizie e amori forti tragicamente condannati. Perché il male non arriva mai per caso e la vita non dimentica mai nulla, non perdona mai nessuno.

ghirigoroIn un’epoca in cui chiunque abbia un foglio e una penna a portata di mano si improvvisa scrittore, trovare un autore degno di questo nome, è diventata un’impresa ardua. Di conseguenza, quando inciampo in persone del genere, non posso fare altro che consigliarle a quante più persone mi è possibile.

Calisto Vizini, ventisettenne originario del sud Italia, è un giovane studente che, in una Firenze incredibilmente cruda, si barcamena tra la facoltà di economia e la malavita. Calisto non è appagato, non è contento della sua vita e, all’interno della bolla d’invincibilità tipica della giovinezza, prova ardentemente a soddisfare le sue necessità. Intelligente, difficile e ostinato, il protagonista della nostra storia non si tira mai indietro, quando si tratta di sporcarsi le mani, tanto da arrivare a un passo dal punto di non ritorno.

“La donna si congedò con una stretta di mano, mortificata, con il cuore lacerato come un piccolo pesce stretto tra i denti di uno squalo. Uscì dalla stanza ripetendo il solito rosario di domande, lo stesso di tutte le altre volte. Dove stiamo sbagliando? È solo colpa nostra? E se ci fosse… qualcosa di sbagliato in lui?”

Quante volte, nell’arco della sua vita, un lettore viene ingannato dalla trama di un libro? Non dispongo di dati esatti, ma sono abbastanza certa che la percentuale sia in continuo aumento. Da quando ho deciso di aprire il blog, mi è capitato così tante volte da essere arrivata al punto di storcere il naso e rifiutare di recensire opere di diversi esordienti, in un blando tentativo di proteggere me stessa da letture noiose o illusorie.
Quando mi è stato proposto di esprimere la mia opinione su questo libro, però, il sopracitato meccanismo non si è attivato: d’istinto, mi sono buttata. E, al di sopra di ogni mia aspettativa, sono atterrata sul morbido.

“Il momento dei giochetti da sblanka lasciava finalmente il posto al lavoro. Distribuire ottocento paste, in un rave di tre giorni, non era uno scherzo: era pericoloso e tutti ne eravamo consapevoli. Ma eravamo arrivati fino a quel punto per un solo motivo: i soldi. E se volevamo i soldi, bisognava agire.”

So che può sembrare una frase trita e ritrita, ma A un passo dalla vita è davvero uno di quei libri che si leggono tutti d’un fiato. Thomas Melis è stato in grado di creare un’atmosfera così vera e travagliata da risultare, a tratti, opprimente. Non ci sono filtri, non si cerca in nessun modo di addolcire la pillola, ed è questo ciò che ho amato di più: la capacità di raccontare l’amarezza di una realtà rimanendo fedeli alle proprie intenzioni. Durante la lettura, gli occhi della mia mente sono stati costantemente stimolati e guidati dalla narrazione impeccabile dell’autore, una narrazione che ha davvero poco da invidiare a penne ben più note.

“Dalla strada ero venuto e con la strada sarei entrato in paradiso, a casa loro, combattendoli con le loro stesse armi, uccidendoli con i loro stessi vizi.”

Per il lettore è praticamente impossibile non immedesimarsi nella figura di Calisto, giovane protagonista dal quale traspare la rabbia e il desiderio di potere di un’intera generazione messa alle strette da una società in cui tutto ciò che conta è l’apparenza.
Esordio coi fiocchi di un autore che vi consiglio di non lasciarvi sfuggire.

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SCHEDA

Titolo: A un passo dalla vita
Autore: Thomas Melis
Pagine: 321
Prezzo: Euro 17.00 (cartaceo) – Euro 0.99 (ebook)
Casa Editrice: Lettere Animate

harrySpero che la mia recensione sia stata di vostro gradimento.
Come sempre, alla prossima e buone letture, questione di libri

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Virginia Leoni
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Virginia Leoni

Letto e recensito anch’io, mi è piaciuto tantissimo. Melis scrive benissimo, sembra il suo ventesimo libro, non un esordio e poi la storia è ben orchestrata e credibile!
Belo bello bello

QuestioneDiLibri
Ospite

Sono assolutamente d’accordo con te, Virgi! 🙂