Recensione de “Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco” di Franco Matteucci

Buon pomeriggio a tutti, lettori!
La recensione di oggi è dedicata a “Lo strano caso dell’orso ucciso nel bosco” di Franco Matteucci. Come al solito, ringrazio la Newton Compton Editori per l’apprezzatissimo omaggio!

lo-strano-caso-dellorso-ucciso-nel-bosco_7340_x1000TRAMA

Un corpo senza vita giace sulla neve nell’apparente tranquillità del bosco. Accanto al cadavere, sul tronco di un albero, è stato inciso un cuore con all’interno il nome della vittima e una lettera greca. L’assassino ha lasciato la sua firma, un segno destinato a ripetersi e a seminare il panico tra i vicoli del paesino di montagna. L’ispettore Santoni, però, non riesce a indagare con la sua solita lucidità. Qualcosa – qualcuno – offusca la sua mente investigativa. E intanto il crimine continua a spandersi come una macchia di sangue, lentamente ma inesorabilmente. Gli abitanti di Valdiluce hanno paura: la loro cittadina, che una volta era un posto tranquillo e rilassante, rischia di trasformarsi nella tana di un pericoloso serial killer. Il tempo stringe per Marzio Santoni: stavolta in gioco c’è la vita di tutta la valle…

ghirigoroLo strano caso dell’orso ucciso nel bosco è uno dei libri più particolari e più difficili da inquadrare che abbia mai letto. Fin dalle primissime pagine, niente è come sembra: nel bosco del paesino di Valdiluce, ha appena avuto luogo un terribile delitto. L’orsa Bruna e i suoi tre cuccioli sono stati barbaramente uccisi, e l’unica traccia del passaggio dell’assassino è il suo nome, scritto sul tronco di un albero. Il caso viene immediatamente affidato all’ispettore Marzio Santoni, al quale spetta il compito di proteggere un intero paese ormai terrorizzato da una serie di crimini efferati che aumentano senza sosta. Ben presto, l’ispettore scoprirà che questo non è un crimine come gli altri, ma, soprattutto, comprenderà che il tempo a sua disposizione è davvero poco..

“Bruna che era sempre stata agile, leggera, cadde pesante sulla neve. Il motore della sua vita si stava inceppando. Non poteva che essere la morte. Arrivata all’improvviso. Voluta da lui.”

cd39cf0ce17b5e02114eb09a55a4eceaSuperate le prime pagine di assestamento in cui ho dovuto abituarmi allo stile di narrazione dell’autore – e, soprattutto, a un ambiente in cui l’ispettore Santoni è protagonista di una serie già avviata – la lettura è avanzata a un ritmo piuttosto spedito e senza intoppi fino alla fine. Alla luce di ciò, l’unica cosa che può giustificare il fatto che questo libro non mi sia piaciuto particolarmente, è che io non abbia trovato la storia in sé coinvolgente come avrei desiderato. Sebbene io non possa dare un giudizio completamente negativo a questo romanzo, mi è mancata la scintilla che ti fa innamorare e rimanere incollata al libro finché anche l’ultima pagina non sarà voltata.

“Provò un senso di eccitazione e paura. Stava rischiando ancora una volta la vita.”

Per non rischiare di rivelare troppo di una storia che fa del mistero il suo punto focale, mi limito a dire che mi è mancato un sincero interesse per i personaggi e per la fitta ragnatela di intrighi che viene tessuta dal momento in cui la vita di Bruna e dei i suoi cuccioli viene spezzata. Essendo un giallo, la curiosità c’era, ma non avvertivo l’urgente bisogno di vederla risolta quanto prima. La vera nota positiva, illumina indubbiamente lo scenario in cui avvengono i fatti: l’ambientazione è sicuramente suggestiva, evocativa e credibile, aspetto che, per quanto mi riguarda, “salva la situazione”.
In sostanza, il libro in questione è piacevole e senza pretese: ottimo per passare qualche ora di relax.

starsAvete intenzione di leggere questo libro?
Fatemi sapere!
Alla prossima e buone letture, questione di libri

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mm.. cioè l’assassino ha lasciato il proprio nome o di chi altro nel cuore..? :/ ps: non m’ispira tanto :/