Recensione de “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson

Buongiorno a tutti, cari lettori, e buon lunedì!
Stamattina, per iniziare al meglio la nuova settimana, vi propongo la mia recensione de “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson.

736ef012b6c4d43e942b8bcd61238b93_w600_h_mw_mh_cs_cx_cyTRAMA

Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice – e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l’esperimento paranormale in cui l’ha coinvolta l’inquietante professor Montague. È la Casa – con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole – a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.

recensione

Ogni volta in cui devo approcciarmi a un libro considerato “un classico del genere”, lo faccio con la dovuta deferenza, con la silenziosa circospezione che si riserva alle grandi occasioni. Perché sì, alcuni libri sono, effettivamente, grandi occasioni: occasioni di crescita, di arricchimento personale, occasioni per conoscere sé stessi un po’ più a fondo. In un periodo cupo, in cui le ombre sembravano prevalere sulla luce, L’incubo di Hill House è stato la mia occasione, un libro che mi è piaciuto più di quanto non avrei mai creduto possibile. La storia di una casa infestata (o forse no?) dai fantasmi e dei suoi quattro inquilini: il professor Montague, a capo del gruppo, un uomo animato da una curiosità spasmodica, dal desiderio di andare oltre, di vedere cosa si nasconde sotto la superficie. E poi Eleanor, la fragile e paranoica Nellie, la quale, giunta all’età di trentadue anni, è ancora alla ricerca del suo posto nel mondo. L’affascinante e carismatica Theodora, così sicura di sé da non temere di mettersi a nudo e mostrare le sue debolezze. E, infine, Luke, il legittimo erede di Hill House, colui il quale, un giorno, spetterà l’ultima parola su quella casa tanto ostile. Sempre che, ovviamente, non sia Hill House a decidere per lui.

“Era una casa disumana, non certo concepita per essere abitata, un luogo non adato agli uomini, né all’amore, né alla speranza.”

f88410676e6cf84003a987032db5e731Nonostante i quattro protagonisti a nostra disposizione, colei che ci parla direttamente è Eleanor, e noi seguiamo la sua voce all’interno di Hill House, quella lugubre villa sulle colline da cui chiunque sembra tenersi bene alla larga. Eleanor, l’anello debole del gruppo, sempre due passi indietro e mai uno avanti; una vita scialba, estremamente diversa da quella che aveva immaginato, e ora Hill House, la sua chance di riscatto. Ma quella casa gioca brutti scherzi, soprattutto se chi gioca con lei è la dolce Eleanor, l’adorabile e instabile Nellie. Una donna tremendamente infelice all’interno di una dimora che fa dell’infelicità e della mancanza di amore il suo punto forte. Un libro particolare, aperto a numerose interpretazioni, scritto da una penna che sa il fatto suo, che sa perfettamente cosa vuole dire e che lo dice nel migliore dei modi: con un’ironia meticolosamente ricercata, la quale, il più delle volte, ottiene il risultato auspicato.

“Hill House ha fama di essere un’ospite insistente: a quanto pare, non ama lasciar andare i forestieri.”

Un autentico gioiellino del genere, un romanzo che mi sento di consigliare caldamente agli amanti del gotico, ma anche a chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo.

stars

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SCHEDA

Titolo: L’incubo di Hill House
Autore: Shirley Jackson
Prezzo: Euro 12.00
Pagine: 233
Casa Editrice: Adelphi

harry

Spero sinceramente che la mia recensione vi sia piaciuta. Se avete già letto questo libro, fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima e buone letture, Clarissa

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ThibaulteQuestioneDiLibriVirginia Leoni Recent comment authors

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Thibaulte
Ospite
Thibaulte

L’ho trovato pazzesco! Non amo il genere, ma dopo averti seguito ne “La Lotteria”, mi sono detto: perchè no? E’ lei che scrive in modo pazzesco, anche se non mi è piaciuto ritrovarmi nei pensieri di Eleanor. Avrei preso a schiaffi Mrs. Montague e Arthur, ma anche il professore, alla fine. Secondo me hai sorriso quando il professore ha detto (la Jackson ha scritto) che il prossimo libro che avrebbe letto sarebbe stato “Clarissa”. Adoro quando mette frasi tipo: “(il prof) mise insieme una lista di persone a cui (…) erano capitate esperienze fuori dal normale. Dalla lista cominciò con… Leggi il resto »

QuestioneDiLibri
Ospite

Non puoi capire quanto sia contenta che ti sia piaciuto!
Sono stra-felice che Shirley Jackson venga apprezzata come merita. 🙂

Ahahah, hai ragionissima, vedere il mio nome mi ha fatto sorridere!
Ti capisco, l’adoro anche io proprio per questo. *^*

“Lizzie” l’ho proprio adorato, e sto cercando di far passare un bel po’ di tempo prima di leggere “Abbiamo sempre vissuto nel castello”, perché è l’ultimo della Jackson e mi mancherebbe troppo. >.<
Aspetto, come sempre, di conoscere la tua opinione.

Grazie a te per la fiducia! 🙂

Virginia Leoni
Ospite
Virginia Leoni

Io sono una paurosa cronica, se sono sola accendo tutte luci, ad esempio. Però ammetto che questo libro mi incuriosisce.
Un bacione

QuestioneDiLibri
Ospite

In tutta onestà, è molto meno pauroso di quanto non sembri. 🙂
Un bacio! <3