Recensione de “La vita segreta e la strana morte della signorina Milne” di Andrew Nicoll

Buonasera e buon weekend a tutti, lettori!
La recensione di oggi è dedicata a “La vita segreta e la strana morte della signorina Milne” di Andrew Nicoll, libro che ho avuto la possibilità di leggere grazie alla casa editrice Sonzogno, che ringrazio tantissimo!

nicollTRAMA

Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni diventano elusivi e reticenti? E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall’attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti.

ghirigoroScozia, 1912.
La tranquillità di Broughty Ferry, un sobborgo di Dundee, viene messa alla prova da un misterioso omicidio. La signorina Milne, una donna matura e conosciuta da tutti per le sue eccentricità, viene trovata morta in casa sua, col cranio fracassato. Il primo a dare l’allarme è il postino, il quale non ha potuto fare a meno di notare che, da almeno tre settimane, la donna non ritira la sua posta. Quando la polizia arriva sul posto, è chiaro che la signorina Milne non si è semplicemente allontanata per una delle sue solite uscite; c’è qualcosa di diverso. Qualcosa di sbagliato. Chi ha potuto uccidere in modo così disumano la signorina Milne? E cosa si nasconde dietro alla sua morte?

“Tirai fuori il mio orologio e annotai l’ora. Erano le nove e venti nel mattino. Jean Milne giceva lì, distesa sul tappeto, con ciò che restava della testa puntata verso di me e i piedi nella direzione opposta. Chiunque avrebbe visto subito che alla poveretta ormai non avrebbe giovato alcun aiuto terreno.”

Fin dalle primissime pagine, la storia ci viene raccontata in prima persona dal sergente John Fraser, il quale ci permette di immergerci nella vicenda e di respirarne l’atmosfera a pieni polmoni. Si avverte la netta sensazione di tornare indietro nel tempo e assistere concretamente al corso degli eventi, soprattutto grazie a una voce narrante estremamente particolareggiata e che non lascia davvero nulla al caso. Guidati dalle parole del sergente Fraser, ci inoltriamo nella vita della signorina Jean Milne, per cercare di dare un senso ai pezzi e riordinare finalmente il puzzle ma, nonostante ciò, la risoluzione non arriva che nelle ultime pagine del romanzo.

“Non riesco nemmeno a descrivere come fu stare in quella camera mortuaria, con le sfolgoranti luci delle lampade a gas che si riflettevano sulle piastrelle bianche delle pareti e quegli uomini che, sebbene lavorassero in silenzio, grugnivano e ansimavano nel girare il corpo di quella povera donna.”

Personalmente, ho apprezzato molto il fatto che l’autore si sia ispirato a una storia vera, la storia del brutale omicidio, tuttora irrisolto, di un’anziana donna scozzese, per ricreare il personaggio della signorina Milne, ma nonostante ciò, non sono riuscita ad apprezzare il romanzo come avrei voluto. Ammetto che, i ripetuti paragoni tra Andrew Nicoll e Agatha Christie non hanno fatto altro che aumentare le mie aspettative, portandomi a credere di avere tra le mani un capolavoro a tutti gli effetti. Andando avanti con la storia, però, ho cercato di scrollarmi di dosso qualunque tipo di similitudine, così da potermi concentrare esclusivamente sullo stile dell’autore scozzese e trovandolo, mio malgrado, eccessivamente lento. Sono del parere che il libro faccia davvero fatica a ingranare e, sebbene io sia una grande appassionata del genere, non ho trovato quello che cercavo. La scintilla non è scattata.

“La signorina Milne aveva abbastanza denaro per concedersi ogni capriccio, e non faceva che assentarsi per brevi viaggi. Ma ogni volta che la casa restava disabitata, qualsiasi fosse il lasso di tempo, lei si presentava alla stazione di polizia per informarci della sua partenza e far sì che tenessimo gli occhi un po’ più aperti.”

In ogni caso, ho fatto un veloce giro su internet e mi sono accorta che, in generale, La vita segreta e la strana morte della signorina Milne, è piuttosto apprezzato, quindi sono giunta alla conclusione che probabilmente sono ancora una volta io la voce fuori dal coro. Di conseguenza, se questo romanzo vi ispira, non fatevi influenzare da nessuno e leggetelo! 😉

starsSCHEDA

Titolo: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
Autore: Andrew Nicoll
Prezzo: Euro 17.50 (cartaceo)
Pagine: 347
Casa Editrice: Sonzogno

harryVoi avete letto questo libro? Cosa ne pensate?
Fatemi sapere! 🙂
Alla prossima e buone letture, questione di librirece

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Virginia Leoni
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Virginia Leoni

Mi ispira un sacco, ma ho dovuto rimandare la lettura per mancanza di tempo 🙁

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Aspetterò di sapere cosa ne pensi! 🙂