Share the post "Recensione de “La Lotteria” di Shirley Jackson"
Buuuongiorno a tutti e buon venerdì, carissimi lettori!
Oggi, vorrei parlarvi molto brevemente de “La Lotteria”, una raccolta di quattro racconti di Shirley Jackson.
TRAMA
Il racconto di Shirley Jackson intitolato La lotteria ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul «New Yorker», nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all’istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell’atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno – come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l’intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di «brividi sommessi e progressivi» – come diceva Dorothy Parker –, che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché «finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio».
Proprio recentemente, ho letto da qualche parte che solo un grande scrittore riesce a dire tanto usando poche parole, e credo che nessuna citazione si addica meglio a un’autrice del calibro di Shirley Jackson. La Lotteria è un libro estremamente breve, ma che in appena ottantadue pagine riesce a dire più di quanto moltissimi altri libri non siano stati in grado di fare in più del doppio dello stampato. I quattro brevi racconti che ci vengono presentati dalla sublime penna della scrittrice americana, sono raccolti in un volumetto unico, capace di toccare una serie di temi molto diversi gli uni dagli altri, di far riflettere sulla società in cui viviamo e di farci soffermare su quanto, ormai, sia diventato normale abbassare la testa e agire in un determinato modo solo perché la collettività lo ritiene socialmente accettabile, senza mai mettere in discussione la voce del popolo.
“Mrs Arnold sospirò. «Tutti gli altri capiscono, pare, » disse «e io no. Ecco». Si sporse e parlando gesticolò con la mano. «Non capisco come vive la gente».”
Un racconto, La Lotteria, a metà tra il distopico e il grottesco, che apre magistralmente la strada ai suoi tre successori — Lo sposo, Colloquio e Il Fantoccio —, i quali, pur non riuscendo a eguagliare il primo, sono comunque in grado di mostrare il grande talento descrittivo della Jackson, così come la sua abilità nella caratterizzazione dei personaggi, cosa estremamente difficile, quando si tratta di racchiudere il tutto all’interno di racconti brevi. Insomma, in conclusione: più leggo opere di quest’autrice, più scopro aspetti che mi piacciono, e più mi rammarico di non averla scovata prima.
“Io non sono solo questo, solo quello che vedete.”
Se ancora non avete letto nulla di suo, vi consiglio caldamente di fare la conoscenza di Shirley Jackson. Dopotutto, a me l’ha raccomandata nientemeno che Stephen King!
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SCHEDA
Titolo: La lotteria
Autore: Shirley Jackson
Prezzo: Euro 8.00
Pagine: 82
Casa Editrice: Adelphi
Alla prossima e buone letture,
Grazie per il consiglio! Mi è piaciuto davvero tanto 🙂
Ne sono stra-felice! Anche io, al momento, sto leggendo Shirley Jackson. 🙂
Sì, ho visto, Lizzie :). Mi piace molto che lo metti lassù, cosa stai
leggendo. Coi puntini, come un mumble mumble. Basta con i complimenti,
altrimenti ti illudi prima o poi leggerò pure “IT”!
Adoro scoprire la faccia che hanno gli scrittori: leggo, me la immagino e la cerco. Coincidono quasi mai, ma Shirley Jackson ci azzecca alla perfezione.
Giusto perché l’hai menzionato, sappi che “Lizzie”, te lo consiglio tantissimo! <3
AHAHAH, non mi dai proprio speranze!
Sai che anche a me capita? Nello specifico, me li immagino proprio nell'atto di scrivere. 🙂