Share the post "Recensione de “La casa stregata” di H.P. Lovecraft"
Buongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi, vi lascio la mia recensione de “La casa stregata” di H.P Lovecraft.
TRAMA
La casa stregata, forse l’opera più celebre del maestro dell’horror, fu ispirata a Lovecraft da una casa realmente esistente, «maledetta o nutrita di cadaveri», a Providence.
Antichi orrori che si risvegliano, aure demoniache, il soprannaturale che opprime la vita quotidiana: sono questi i temi che Lovecraft padroneggia come nessun altro. E sono i temi anche del celebre L’orrore a Red Hook: la precisione con cui riporta alcune formule usate durante rituali esoterici ha convinto molti che lo scrittore fosse un affiliato di una setta occulta. Verità o ennesima leggenda fiorita intorno al mito del genio di Providence? Quello che è certo è che queste due gemme oscure della letteratura dell’incubo risplendono nelle tenebre, sposano la narrativa all’angoscia, sussurrano all’animo umano le sue paure più oscure.
Quando si entra a far parte dell’enorme schiera di fan di Stephen King, è inevitabile, prima o poi, provare il desiderio di leggere quelle opere che, più di altre, hanno ispirato il Re. È per questo motivo, quindi, che ho deciso di leggere questo libro: per sentirmi ancora più vicina a quello che, col tempo, è diventato il mio autore di riferimento. La casa stregata, il più celebre tra i suoi racconti, venne ispirato a Lovecraft da una costruzione realmente esistita a Providence, capitale del Rhode Island, lo Stato che ha dato i natali all’autore americano. Un inquietante alloggio maledetto, una villa in cui il soprannaturale entra in contatto con il quotidiano e lo contamina. Pezzo per pezzo.
“Era un luogo insalubre, probabilmente per via del muschio e delle muffe cresciuti in cantina, o forse per il suo odore di putredine o anche per i corridoi gelidi, oppure a causa dell’acqua del pozzo.”
Ultimamente, finisce quasi sempre per andare così: più un libro viene osannato, più io non sembro riuscire ad apprezzarlo, e ora, temo che il mio primo approccio con H.P. Lovecraft possa anche essere l’ultimo. Purtroppo, le mie aspettative erano incredibilmente alte, e, quello che ho trovato una volta iniziata la lettura, è stata una storia piuttosto piatta e monotona monotona — e, se devo essere completamente onesta, a tratti mi è risultata decisamente noiosa. Lovecraft non è mai riuscito a catturarmi e coinvolgermi veramente, a instillare in me quella voglia di leggere, leggere, e leggere al punto di perdersi all’interno delle parole e dimenticarsi di tutto il resto. Ho fatto un po’ fatica a mantenere alta l’attenzione, ma, nonostante ciò, non me la sento di bocciarlo del tutto: sono del parere, infatti, che se non fosse stato scritto sotto forma di racconto, mi sarebbe piaciuto sicuramente molto di più.
“Esitono orrori che travalicano ogni orrore, e quello che avevo di fronte era uno di quei grumi d’incubo supremo che l’universo assegna a una minoranza di sfortunarti.”
In ogni caso, credo comunque che si tratti di una tra le opere più importante tra quelle appartenenti a questo genere letterario e che quindi, se ancora non l’avete letta, potreste approfittare della stagione in corso per fare la sua conoscenza.
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SCHEDA
Titolo: La casa stregata
Autore: H.P. Lovecraft
Prezzo: Euro 3.90 (cartaceo)
Pagine: 126
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Di Lovecraft ho l’opera omnia che sto finendo in questo periodo… Secondo me “La casa stregata” è sopravvalutato come racconto e lui sottovalutato. A volte è noioso, concordo, i suoi racconti sono molto descrittivi, ma ti dirò, è l’unico che mi ha fatto venire gli incubi – e con me, che adoro l’horror, non è facile.
Sono contenta che a te, in generale, piaccia.
Io non so se, a breve, rileggerò qualcosa di suo.