Recensione de “La Battaglia dei Pugnali” di Marie Lu

Buongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi, vi propongo la recensione de “La Battaglia dei Pugnali” di Marie Lu. Ringrazio infinitamente la casa editrice Newton Compton Editori per la possibilità di leggere questo libro.

marie luTRAMA

Adelina Amouteru è una sopravvissuta. Dieci anni fa il suo Paese è stato colpito da un’epidemia. Sono morti quasi tutti, e i pochi bambini rimasti in vita sono stati marchiati per sempre dalla malattia. I bei capelli corvini di Adelina sono diventati color argento, le sue ciglia bianche, e l’occhio sinistro è sostituito da una brutta cicatrice. Il suo crudele padre la considera un’appestata, una maledizione per la casata degli Amouteru. Ma i sopravvissuti hanno acquisito anche straordinari poteri magici, per questo la popolazione li chiama “Giovane Elite”.
Teren Santoro è al servizio del re, dirige l’Inquisizione: il suo compito è scovare i sopravvissuti della Giovane Elite e annientarli. Lui li considera malvagi, eppure è lo stesso Teren a nascondere grandi ombre nel suo cuore.
Enzo Valenciano fa parte della Compagnia della Spada, un gruppo segreto all’interno della Giovane Elite, nato con il compito di combattere l’Inquisizione. Ma quando incontrerà Adelina, scoprirà che la ragazza possiede poteri che mai nessuno ha avuto prima e cercherà di convincerla a combattere al suo fianco.

ghirigoro

Dal momento in cui ho messo le mie mani su Legend, primo libro di una trilogia che l’ha consacrata a livello mondiale, ho saputo che avrei letto qualsiasi cosa Marie Lu avesse scritto. E da lì a leggere La Battaglia dei Pugnali, il passo è stato breve. Così, eccoci a Dalia, nella Kenettra meridionale, luogo in cui Adelina vive con sua sorella, Violetta, e con un padre che non fa nulla per nascondere il profondo disprezzo che nutre nei suoi confronti. Perché lei è un essere imperfetto, un disonore che deve rimanere confinato nell’ombra. Ma Adelina è molto di più: lei fa parte delle Giovani Elite, un manipolo di ragazzi dotati di abilità mortali e animati da uno scopo ben preciso: imporsi sull’Inquisizione, su quella società che, da anni, li teme e li denigra.

“Tutti parlavano sottovoce di queste creature imperfette; la maggior parte li temeva e li chiamava demoni. Ma segretamente io li ammiravo. La gente diceva che riuscivano a far apparire il fuoco dal nulla. Potevano chiamare il vento. Controllare le bestie. Scomparire. Uccidere in un batter d’occhio.”

cd21b6e322c32a40f46a98310097e131Ancora una volta, rimango estasiata dall’abilità che ha Marie Lu nel plasmare mondi in cui ci si immerge con una rapidità incredibile. Dopo Legend, mi ha conquistata di nuovo, ed è stata in grado di farlo in un modo totalmente diverso. Perché La Battaglia dei Pugnali è qualcosa di estremamente nuovo, qualcosa di più oscuro, più adulto rispetto a quello a cui mi aveva abituata. Questo mondo, questi personaggi… sono tetri, impenetrabili. E tutto ciò appare chiaro, a partire dalla stessa protagonista: Adelina, in tutta probabilità, è il personaggio più criptico ed enigmatico di tutti, un personaggio che mi è piaciuto da impazzire. Ho adorato poter guardare il mondo dalla sua prospettiva, entusiasta, per una volta, di entrare nella mente del “cattivo” e perdermi nelle sue cupe elucubrazioni. Perché è questa la sua vera natura: Adelina è malvagia; Adelina si nutre dell’odio, della paura e del malessere di chi la circonda. Lo fa suo. E trabocca.

“Tutto ciò che so è che mentre il tempo si trascina, la parte più vera di me sta lasciando il posto, lentamente ma con certezza, a qualcosa di amaro. Ciò che una volta era tristezza sta lasciando il posto alla rabbia. L’oscurità si insinua. Esausta, la accolgo.”

Questa volta, Marie Lu è riuscita a scrivere un libro che assume sfumature gelide e inquietanti, e che, proprio come i suoi personaggi, cresce e matura nel corso del tempo. Proprio come Raffaele, il Messaggero, figura di spicco che, a modo suo, mi ha stupita non poco. Proprio come Enzo, il Mietitore, il Capo delle Giovani Elite di Estenzia, colui che domina il fuoco. E, in gran parte, come Teren, il giovane Capo Inquisitore, una figura folle, intrigante e offuscata da un grande segreto.
Allo stesso modo, ho apprezzato moltissimo le ambientazioni, rivisitazioni in chiave distopico-fantascientifica del Rinascimento italiano. Il tutto è condito da una dovizia di particolari che non lascia davvero nulla al caso e che io, personalmente, adoro ritrovare, soprattutto in letture di questo genere.
Per concludere, ancora una volta, torno a consigliarvi questa meravigliosa autrice. Non ve ne pentirete.
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starsSCHEDA

Titolo: La battaglia del labirinto
Autore: Marie Lu
Prezzo: Euro 9.90
Pagine: 352
Casa Editrice: Newton Compton Editori


harry

Avete già letto questo libro?
Se sì, fatemelo sapere!
Alla prossima e buone letture, Clarissa

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Elisa Impiduglia
Ospite
Elisa Impiduglia

Marie Lu è l’amore tuo, e io sono curiosissima di iniziare questa serie <3
Bellissima recensione!

QuestioneDiLibri
Ospite

Sì, ormai la venero! <3
Graaaazie!*^*