Share the post "Recensione de “Il figlio di Ramses. La tomba maledetta” di Christian Jacq"
Buongiorno a tutti e buon fine settimana, lettori!
Nell’articolo di oggi, vi parlo di un libro che mi è piaciuto davvero molto: si tratta de “La tomba maledetta. Il figlio di Ramses”, il primo capitolo di una nuova quadrilogia nata dalla penna di Christian Jacq e composta da: “La tomba maledetta”, “Il libro proibito”, “Il ladro di anime” e “La città sacra”.
Ringrazio la casa editrice Tre60 per avermi gentilmente inviato una copia di questo libro.
Figlio minore del Faraone Ramses II, Setna è uno scriba di grande saggezza, un mago che sa opporsi alle forze del Male, un guaritore che può sanare le ferite del corpo e quelle dell’anima. È quindi a lui che il Faraone si rivolge per risolvere un mistero che ha gettato un’ombra di terrore sull’Egitto: qualcuno è riuscito a entrare nella “tomba maledetta” e ha rubato il vaso sigillato che contiene il segreto di Osiride, capace di distruggere ogni cosa e di avvelenare il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra. Chiunque abbia compiuto quel furto sacrilego è senza dubbio deciso ad annientare il glorioso regno di Ramses e il Paese intero. E potrà essere fermato soltanto da chi, come Setna, non crede nel potere della violenza, ma in quello della verità. Aiutato dalla bellissima Sekhet, figlia di un alto funzionario ed esperta di arti magiche, Setna deve quindi valersi di tutta la sua intelligenza per far luce sul mistero, scoprendo ben presto che non può fidarsi di nessuno, che la corte del Faraone è un nido di vipere, che la sua stessa vita è in grave pericolo. Avrà il coraggio di andare sino in fondo, schivando ambizioni, vendette e tradimenti, e di confrontarsi col Male in persona? Una cosa è certa: dopo, in Egitto, nulla sarà come prima…
Antico Egitto, magia, forze del Male, misteri, una tomba maledetta, il furto di un pericolosissimo vaso da un potere inimmaginabile..insomma, cosa chiedere di più a un libro? Questo è ciò che promette La tomba maledetta, il primo capitolo della nuova saga di Christian Jacq, e questo è esattamente ciò che avrete.
Il libro si apre sullo scenario che rappresenta il fulcro della storia: il furto del preziosissimo vaso di Osiride, il quale contiene il segreto della vita e della morte. Se finisse nelle mani sbagliate, rappresenterebbe la più grande minaccia che l’Egitto abbia mai affrontato. Quindi, chi può aver rubato il vaso di Osiride e perché? Ma, soprattutto, cosa ne sarà ora del Faraone e dei suoi sudditi?
“Il mago si impossessò del vaso e lo fece volteggiare. Il fumo arancione si diffuse con sorprendente rapidità avvolgendo gli uomini. Mentre la loro carne sfrigolava, grida agonizzanti squarciarono il silenzio del deserto.”
Da grande amante della cultura egizia in tutte le sue sfaccettature, desideravo da tempo leggere le opere di Christian Jacq, ma, per un motivo o per l’altro, non ero mai riuscita a mettere in pratica i miei propositi. Così, nell’esatto momento in cui mi si è presentata questa occasione, non ho esitato e mi sono letteralmente immersa nel libro, piena di curiosità e traboccante di aspettative. A conti fatti, posso tranquillamente affermare che questa è una delle letture più interessanti e stimolanti che abbia mai fatto; ho avuto l’opportunità di approfondire una civiltà che mi attrae particolarmente, attraverso dei personaggi che mi sono piaciuti tantissimo e a cui mi sono affezionata più di quanto non avrei creduto possibile: prima di tutto, c’è Setna, il figlio minore di Ramses e sicuramente il più vicino a me per indole e temperamento. Dedito allo studio e animato dalla speranza di diventare sacerdote del tempio di Ptah, è diametralmente opposto a suo fratello, Ramesse. Il primogenito del Faraone, infatti, ha come unico obiettivo l’acquisizione del potere, e per raggiungere il suo scopo è pronto a osteggiare persino la sua stessa famiglia. Seppur divisi da ideali e aspirazioni, i due fratelli condividono i sentimenti per la stessa donna, la bellissima Sekhet, figlia di Keku, supervisore dei granai reali e aspirante al titolo di Ministro dell’Economia. Per Sekhet, la scelta tra l’amore e il potere farà la differenza tra la vita e la morte.
“Con un nodo allo stomaco, il governatore non aveva appetito e stava esagerando con la birra. Questa tragedia lo mandava in crisi. Un regno felice, un paese ricco, un popolo gioioso e all’improvviso la paura di perdere tutto e di vedere quest’armonia cancellata per sempre.”
Di pari passo ai personaggi, ho adorato lo stile di scrittura dell’autore; Christian Jacq mi ha dato l’impressione di essere risucchiata dalla mia realtà per essere catapultata a Menfi e assistere alle vicende in prima persona, e io non potrei essere più felice di averlo finalmente “conosciuto”.
I colpi di scena sono pochi ma indubbiamente inaspettati, mentre il finale mi ha suscitato un trasporto tale da farmi desiderare di avere il secondo volume a portata di mano e iniziarlo nell’immediato.
“Se il Male oltrepassa questa frontiera, il nostro mondo verrà distrutto.”
Non posso che concludere ribadendo per l’ennessima volta quanto questo libro mia sia piaciuto, e raccomandandone a tutti la lettura.
Se siete amanti del giallo e dell’Antico Egitto, questo libro fa decisamente per voi.
Assolutamente consigliato!
Titolo: Il figlio di Ramses. La tomba maledetta
Autore: Christian Jacq
Prezzo: Euro 9.90 (cartaceo) – Euro 6.99 (ebook)
Pagine: 272
Casa Editrice: Tre60
Spero che la mia recensione vi sia piaciuta, ma, soprattutto, spero di avervi invogliati a leggere questo libro. 🙂
Alla prossima e buone letture,
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