Recensione de “Il figlio di Ramses. Il libro proibito” di Christian Jacq

Buon pomeriggio a tutti, cari lettori!
La recensione di oggi è dedicata a “Il figlio di Ramses. Il libro proibito”, il secondo libro della nuova saga di Christian Jacq.

christian jacqTRAMA

La missione di Setna è chiara: raggiungere Pi-Ramses, la magnifica “città turchese”, e chiedere al padre, il faraone Ramses, di aprire la tomba maledetta e di far così luce sul mistero della scomparsa del vaso sigillato che contiene il segreto di Osiride, capace di distruggere ogni cosa e di avvelenare il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra. Il viaggio del giovane scriba è tuttavia costellato di ostacoli e di trappole e segnato da un altro, ancor più inquietante, mistero: la sparizione del Libro di Thot, le cui formule arcane sono così sconvolgenti da dare, a chi le conosce, un dominio assoluto sulla vita e sulla morte. In più, una volta giunto a Pi-Ramses, Setna si ritroverà assediato da minacce e pericoli, contro i quali anche la sua profonda saggezza e i suoi straordinari poteri rischiano di essere inutili: perché Ramses si rifiuta di aiutarlo? Cosa vuole davvero il ladro del Libro di Thot?. Come opporsi al Male che sembra stringere in una morsa l’intera corte del faraone? A poco a poco, Setna si renderà conto che c’è una sola persona in grado di rispondere a queste domande: la sacerdotessa Sekhet, la sua fidanzata. Ma prima deve trovarla, perché Sekhet, in costante pericolo di morte, è dovuta fuggire lontano da lui…

ghirigoroNel secondo libro di questa nuova serie firmata da Christian Jacq, (del primo ve ne ho parlato qui), riprendiamo esattamente da dove ci eravamo lasciati: il principe Setna, secondogenito del Faraone, è deciso ad aprire la tomba maledetta, il luogo in cui un grande mago oscuro si è introdotto, tempo prima, per rubare il vaso di Osiride e usarlo per permettere alle forze del Male di trionfare. Nel frattempo, Sekhet, la giovane fidanzata di Setna, è ancora in fuga; la sua vita è in pericolo, e l’unico modo per salvarsi è incontrare la leonessa di Sekhmet, una sfida molto richiosa per la ragazza. Sekhet, però, non è l’unica che rischia la vita; anche Setna è in grave pericolo.

“Rimasto solo, Ramses meditò a lungo. Il futuro si preannunciava tetro, la risposta della Sfinge era imprevedibile e intanto il mago nero pianificava i suoi attacchi.”

Il primo libro mi aveva lasciata col fiato sospeso, e, visto che mi era piaciuto tantissimo, le mie aspettative sul suo seguito erano molto alte. Il libro proibito, però, non mi ha delusa e, pur avendoli letti a differenza di qualche mese l’uno dall’altro, non ho fatto la minima fatica a immergermi nuovamente dell’atmosfera dell’antico Egitto delineata dal celebre autore francese. Visti anche gli eventi raccontati nel primo capitolo della saga, in questo secondo volume si dà molta più importanza all’azione, cosa che ho particolarmente apprezzato, anche se sono dell’idea che Jacq avrebbe dovuto dedicare più tempo e spazio alla descrizione di determinate scene, dal momento che mi sono risultate piuttosto frettolose e un po’ superficiali.

“Improvvisamente, i segni cominciarono a congiungersi, la scritta diventò illegibile, il naos si disgregò e il soffitto della tomba maledetta si riempì di crepe. Setna doveva ritornare al più presto nel mondo dei vivi.”

Ora che li conosco un po’ meglio, posso assolutamente confermare tutte le buonissime impressioni che mi avevano lasciato i personaggi. In particolare, Setna, Sekhet e il Faraone Ramses, se possibile, mi sono piaciuti ancora di più. Lo stile di scrittura è sempre molto piacevole e leggero, cosa che garantisce una lettura decisamente rapida.
Naturalmente, rinnovo il mio consiglio a leggere questa saga, soprattutto dal momento che il terzo volume è in uscita a maggio per la casa editrice Tre60.

stars

SCHEDA

Titolo: Il figlio di Ramses. Il libro proibito
Autore: Christian Jacp
Prezzo: Euro 9.90 (cartaceo)
Pagine: 241
Casa Editrice: Tre60

harry

Come sempre, alla prossima e buone letture, questione di libri

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