Buongiorno a tutti e buon venerdì, carissimi lettori!
Oggi, torna un nuovo appuntamento con Reading Recap, la rubrica in cui vi parlo — non troppo nel dettaglio — di alcune delle mie letture più recenti. Come al solito, se siete interessati a uno o più dei libri di cui ho parlato, vi ho lasciato il link per l’acquisto su Amazon. Pronti? Si parte! 🙂
Come ormai saprete, il mio blog non sarebbe tale, se, ogni tanto, non vi parlassi di Stephen King. Quest’oggi, lo faccio attraverso La zona morta, non proprio il più famoso tra i suoi libri, ma, sicuramente, un’ottima lettura. La storia è quella di John Smith, un uomo che, dopo essersi svegliato da un coma di quasi cinque anni, si ritrova con un’abilità terrificante, per lui e per chi gli sta intorno: solo toccandole, è in grado di venire a conoscenza del passato e del futuro di determinate persone con cui entra in contatto. E… mi piacerebbe dirvi altro, ma il rischio di incorrere in qualche spoiler involontario è davvero troppo grande. Per cui, se vi sembra nelle vostre corde, vi consiglio di dare una possibilità a questo libro, che io reputo un ottimo libro da cui iniziare, per chi volesse provare a leggere qualcosa del Re.
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Subito dopo, è stata la volta de Il nido di Kenneth Oppel, un libro che avevo in wishlist fin dal giorno in cui è stato pubblicato in lingua originale, ma che ho letto solo recentemente perché recuperato usato da Libraccio. Non so bene cosa dire, circa questo libro, perché si è rivelato essere totalmente diverso da quelle che erano le mie aspettative a riguardo. La cosa che mi ha più destabilizzata, però, è il fatto che non avevo la minima idea che si trattasse di una lettura indirizzata ai più piccoli. Da come ne avevo sentito parlare, mi aspettavo una lettura tetra e inquietante, cosa che, a tratti, ho anche trovato, ma il punto è che, ovviamente, il tutto è rapportato alla fascia d’età d’appartenenza. Tuttavia, eccezion fatta per uno stile di scrittura esageratamente semplicistico, mi sento di consigliarla ai più piccoli, soprattutto per il messaggio che l’autore vuole far passare.
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Ancora Stephen King? Sì, ancora Stephen King. Nel corso di aprile, infatti, avevo proprio voglia di buttarmi a capofitto in uno dei mattoni dell’autore americano, così, la mia scelta è ricaduta su uno dei suoi romanzi di cui avevo sempre sentito parlare benissimo: Mucchio d’ossa. Sebbene io abbia apprezzato davvero tanto questa lettura (soprattutto per i collegamenti che ho trovato tra questa e altre sue opere), trovo che, in più di un’occasione, le cose si sarebbero potute risolvere più velocemente di quanto non sia accaduto. In ogni caso, però, come ogni altro libro di King, si tratta di un’opera imprescindibile, per gli appassionati come lo sono io.
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Avete letto qualcuno di questi libri? Se sì, fatemi assolutamente sapere, così ne possiamo parlare. 🙂
Alla prossima e buone letture, 
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