Questione di… chiacchiere! | Il blocco del lettore – Episodio 1.

Buongiorno a tutti, Fedeli Lettori!
Oggi, si parla di un tema decisamente delicato, per noi amanti dei libri: il blocco del lettore. Cosa ne pensate? Come vi ci approcciate? Questa, è la mia esperienza! 🙂

Chi lo conosce, lo evita. Chi non lo conosce, mente spudoratamente. Perché sì, per tutti gli amanti dei libri, prima o poi, arriva il momento di fare i conti con il tanto temuto blocco del lettore. Il punto, però, è uno solo: esiste davvero? Proprio di recente, infatti, mi è capitato di imbattermi in diversi video di booktubers che seguo da svariato tempo, i quali mi hanno fatto riflettere molto, a riguardo. Si può parlare davvero di blocco del lettore, oppure si tratta semplicemente dell’ennesimo termine troppo abusato? Pensandoci bene, mi sento di propendere per la seconda ipotesi, e vorrei spiegarvene il motivo.

Ma, perché, sono giunta alla conclusione che il blocco del lettore, in quanto tale, non esista?  Banalmente, perché non ritengo che la lettura sia un dovere e, proprio per questa ragione, devo potermi sentire libera di gestirla come più mi piace. Se iniziassi a bollare come “blocco del lettore”, ogni singolo periodo di tempo in cui, per un motivo o per un altro, non ho voglia di leggere, non riuscirei più a vivere la lettura come un momento di puro piacere ed evasione dalla realtà che mi circonda. Tale è il rispetto che io nutro per questa attività che, lo devo ammettere, mi pesa non poco, dare l’impressione di pensare alla lettura come qualcosa di poco reale. In realtà, per me si tratta di qualcosa di così incredibilmente tangibile, da non riuscire a descriverlo a parole. E come potrei mai sentirmi bloccata, nel fare qualcosa che mi fa sentire così, che mi regala sensazioni del genere?

Ci sono periodi in cui si legge di più, ci sono periodi in cui si legge di meno: è del tutto normale, e non bisogna farsene un problema. Non c’è assolutamente niente di male, a non leggere, se non se ne ha voglia. Certo, so che, per chi, come me, gestisce un blog o un canale youtube dedicato ai libri, non riuscire leggere tanto quanto si vorrebbe, potrebbe effettivamente essere una seccatura, ma non bisogna mai perdere di vista il fatto che, prima di tutto, si tratta di una passione. Non bisogna sforzarsi, non bisogna andare contro la propria volontà per incontrare l’approvazione altrui;  soprattutto quando si parla di libri e non mi stancherò mai di ripeterlo conta la qualità e non la quantità.

Ci ho messo un bel po’, prima di arrivare a questo punto. Nel primo anno di attività del mio blog, proprio per essere in grado di potervi parlare del maggior numero di libri possibile, ho letto tanto e male. Non mi soffermavo davvero su quello che leggevo, non mi prendevo il tempo necessario per metabolizzarlo e capirne il senso, tanta era la voglia di produrre nuovo materiale per il mio piccolo spazio letterario. Successivamente, però, ho capito di non poter andare avanti così: non potevo anteporre ciò che credevo ci si aspettasse da me in quanto blogger a ciò che, realmente, mi sentivo di fare. Così, quest’anno, per prima cosa, ho deciso di non impostare la mia challenge di GoodReads intorno ai soliti 90-100 libri, ma di limitarmi a un fattibilissimo totale di 50 e vivermi l’esperienza di lettura al meglio, cosa che, in effetti, sta accadendo: leggo comunque tanto, ma, ora, sono contenta di poter dire che tutte le mie letture sono letture consapevoli e di qualità.

Essere lettori non significa necessariamente leggere 10 libri al mese; significa amare i libri in quanto tali, significa percepire la lettura come una parte importantissima della propria vita, senza, però, sentirsi in colpa o vivere male quei momenti in cui vogliamo fare anche altro.

E voi, cosa ne pensate, di questa tematica?
Fatemi sapere!
Alla prossima e buone letture, 

 

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