INTERVIEW TOUR | Fabio Geda & Marco Magnone

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Buongiorno a tutti, carissimi lettori!
L’articolo di oggi è decisamente speciale, dal momento che ho avuto la possibilità di fare una domanda a due autori italiani che hanno realizzato una saga per ragazzi che mi sta piacendo tantissimo: sto parlando di Fabio Geda e Marco Magnone, ideatori della serie di Berlin.
Prima di mostrarvi la seconda tappa dell’Interview Tour dedicato ai due autori, però, colgo l’occasione per ricordarvi che il 20 settembre è uscito il terzo volume, “Berlin. La battaglia di Gropius”.

cover_webÈ il dicembre del 1978 quando l’inverno cala su Berlino: il manto candido della neve diventa ghiaccio sopra i relitti di scuole e case, parchi e cortili, al di qua e al di là del Muro. Da tre anni un virus incurabile ha sterminato la popolazione adulta della città, costringendo i ragazzi e i bambini sopravvissuti a crescere all’improvviso, in attesa che, alla fine dell’adolescenza, il virus porti via anche loro. Divisi in gruppi per organizzarsi e farsi forza, tra i ragazzi si scatena una guerra spietata. Il gruppo di Tegel mette a ferro e fuoco la città sotto la guida della feroce Wolfrun che, fiera come un’amazzone, combatte in groppa a un maestoso destriero. Dalle alte torri di Gropius, Jakob e Christa la vedono arrivare insieme ai suoi. Per portare battaglia. Niente e nessuno sembra in grado di fermarla, eppure qualcuno serba ancora nel cuore una fiammella di umanità…

SCHEDA

Titolo: Berlin. La battaglia di Gropius
Autore: Fabio Geda & Marco Magnone
Prezzo: Euro 15.00
Pagine: 228
Casa Editrice: Mondadori

dividerCom’è scrivere un libro insieme a un altro autore, e qual è la parte migliore di questo modo di lavorare?

Fabio Geda: Il mestiere dello scrittore è in buona parte un mestiere solitario. Se non sai stare bene con te stesso, passando ore e ore immerso nel tuo immaginario, è difficile che tu riesca a vivere di questo. Conrad diceva: Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando? Ecco, la cosa bella di avere uno sparring partner con cui progettare e scrivere un libro  è che quel dialogo interiore che solitamente nutre la tua immaginazione smette di essere soltanto interiore e trova, di tanto in tanto, un muro su cui rimbalzare. In alcuni momenti anche più di “di tanto in tanto”. Io e Marco ci telefoniamo in continuazione. Ci scriviamo. Ci incontriamo per parlare faccia a faccia. Ci leggiamo a vicenda quello che abbiamo scritto. E la cosa più interessante è che se io ho un’idea e lui ha un’altra idea, difficilmente ci limitiamo a scegliere una delle due, ma è più facile che dal confronto ne nasca una terza che ci soddisfa ancora di più. Ecco, la cosa bella di lavorare in equipe è che ci si inventa una matematica personale e uno più uno finisce per fare, chessò, venticinque.

Marco Magnone: Un’occasione unica: prima di Berlin avevo pubblicato reportage e diari di viaggio, ma questo è stato il mio esordio nella narrativa vera e propria. E poter avere Fabio a fianco è stato come per un apprendista entrare nella bottega di un artigiano, dare un’occhiata alla cassetta degli attrezzi e osservare il modo in cui possono essere usati. Dal confronto con lui sto imparando a pretendere sempre di più da quello che scrivo, senza aver paura di sbagliare ma cercando, come diceva Samuel Beckett, di sbagliare sempre meglio. Solo così posso sperare di trovare una mia voce.

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Per leggere il resto dell’intervista a Fabio Geda e Marco Magnone, seguite il programma sottostante: 

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Spero davvero che il post di oggi vi sia piaciuto!
Come sempre, alla prossima e buone letture, Clarissa

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