TOP 5 WEDNESDAY | I miei incipit preferiti!

Buongiorno a tutti, lettori!
Oggi è tempo di un nuovo TOP 5 WEDNESDAY, una rubrica creata da Gingerreadslainey, una youtuber americana.
Secondo questa rubrica, ogni mercoledì del mese, bisogna rispondere a cinque domande relative a determinati argomenti, sempre nel contesto dei libri, ovviamente.
Lascio il link del gruppo su GoodReads, nel caso in cui qualche blogger/youtuber voglia unirsi e partecipare.

Il tema di questo mercoledì è dedicato agli incipit libreschi preferiti: di seguito, quindi, eccone cinque che mi hanno conquistata in modo particolare.

«È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie»

Sì, ho deciso di andare sul banale e di iniziare con uno dei miei incipit preferiti, nonché uno dei più conosciuti di sempre: ovviamente, sto parlando dell’incipit di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Si tratta del mio classico preferito, uno di quei libri che vivono al di fuori del tempo e che hanno l’incredibilmente rara capacità di essere sempre attuali. Se, per qualche oscuro motivo, non avete ancora avuto l’opportunità di leggere questo capolavoro, vi consiglio caldamente di farlo quanto prima.

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«Morirò domani mattina. È ciò che mi dicono gli inquisitori, comunque, quando fanno visita alla mia cella. Sono qui da settimane, lo so perché ho contato il numero delle volte in cui sono giunti i pasti. Un giorno. Due giorni. Quattro giorni. Una settimana. Due settimane. Tre. Dopo, ho smesso di contare.»

Questo secondo incipit appartiene a La Battaglia dei Pugnali, il capitolo che inaugura la trilogia di The Young Elites di Marie Lu. Queste prime parole mi hanno conquistata al punto tale da aver letteralmente divorato il libro in pochissime ore. Da quando l’ho letto, l’ho consigliato mille volte, e lo consiglio ancora a tutti: dopotutto, non capita troppo spesso di leggere libri in cui la protagonista principale fa parte delle file dei cattivi, no?

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«Parole. Sono circondata di parole. Migliaia di parole. Forse milioni.
Cattedrale. Maionese. Melagrana. Mississippi. Napoletano. Ippopotamo. Vellutato. Terrificante. Iridescente. Solletico. Starnuto. Desiderio. Ansia. Le parole mi turbinano intorno da sempre come fiocchi di neve, tutte delicate e diverse, e tutte mi si sciolgono in mano prima che le tocchi.»

Ooh, come posso non includere l’incipit di Melody di Sharon M. Draper in questa classifica? Uno dei libri più delicati, profondi ed estremamente veritieri che abbia mai letto. Anche questo, continuo a consigliarlo perché credo fermamente che debba essere letto, conosciuto, apprezzato e preso come monito da quante più persone possibili.

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«Prima i colori. Poi gli esseri umani. È così che di solito vedo le cose. O almeno ci provo. Un semplice fatto: prima o poi morirai.»

Ditemi voi come è possibile non rimanere immediatamente catturati dall’incipit di Storia di una ladra di libri di Markus Zusak. Lo ammetto senza problemi: non sono l’ammiratrice più grande di questo libro, ma il suo incipit è uno di quelli che mi piacciono di più e che ricordo a memoria, anche a distanzi di anni dalla lettura del romanzo.

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«Blue Sargent non ricordava più quante volte le avessero detto che avrebbe ucciso il suo vero amore. La sua famiglia si occupava di predizioni. Predizioni che tendevano, tuttavia, a essere abbastanza generiche. Frasi come: “Oggi ti accadrà qualcosa di terribile. Potrebbe avere a che fare con il numero sei.” O: “Soldi in arrivo, apri la mano.” O: “Ti aspetta una decisione importante, e non si prenderà da sola.”»

Concludo la Top Five Wednesday di oggi con l’incipit di uno dei miei libri preferiti: The Raven Boys di Maggie Stiefvater, il primo capitolo della serie The Raven Cycle. Sì, ve ne parlo continuamente, ma lo faccio per voi, perché so per certo che, quando lo leggerete, ve ne innamorerete. Quindi sì, datemi retta. Non ve ne pentirete!

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Cosa ne pensate degli incipit che ho scelto? Avete letto qualcuno di questi libri?
E, cosa più importante, quali sono i vostri incipit preferiti?
Alla prossima e buone letture, 

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