DOMINO LETTERARIO | Recensione di “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson

Buonasera, cari lettori!
Anche questo mese, ci ritroviamo per l’appuntamento con una delle mie rubriche preferite: il Domino Letterario. La mia lettura di febbraio, collegandomi a Every book has its story, è stata “Abbiamo sempre vissuto nel castello” di Shirley Jackson.

TRAMA

“A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce”; con questa dedica si apre “L’incendiaria” di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l’Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia.

Merricat adora sua sorella Constance, tanto che è l’unica persona che porterebbe con sé sulla luna, nel suo luogo preferito al mondo, un luogo in cui poter essere se stessa, in cui nascondersi dalle dita puntate e dagli sguardi carichi di disprezzo dei loro compaesani. Un posto in cui, quel giorno di sei anni fa, non c’è mai stato: niente sala da pranzo, niente cena intorno al tavolo imbellettato, niente veleno nello zucchero, niente pluriomicidio. Solo lei, sua sorella e Jonas, l’amato gatto. Solo loro, come dovrebbe essere, com’è giusto che sia. Ma, in realtà, non è così, e nessuno vuole dimenticare. Nessuno vuole permettere loro di dimenticare cosa è successo dentro quella casa, quando metà della loro famiglia è stata letteralmente sterminata. Merricat adora il silenzio, il ruscello a pochi passi da casa, i tesori nascosti e la sua sonnolenta quotidianità. Non sa, però, che lui sta per arrivare, portando con sé il mondo che c’è al di fuori di quelle quattro mura, quel mondo che ha sempre cercato di tenere lontano, un mondo prepotente e, a tratti, ferocemente distruttivo.

“Mi chiamo Mary Katherine Blackwood. Ho diciott’anni e abito con mia sorella Constance. […] Detesto lavarmi, e i cani, e il rumore. Le mie passioni sono mia sorella Constance, Riccardo Cuor di Leone e l’Amanita phalloides, il fungo mortale. Gli altri membri della famiglia sono tutti morti.”

Leggere Shirley Jackson significa un po’ leggere se stessi, guardarsi bene dentro e ritrovarsi a pensare che, dopotutto, qualcuno che ci capisce c’è. Perché sì, Shirley Jackson fa parte di quella ristretta schiera di autori che, le parole, le sa usare davvero, davvero bene. Non cerca in alcun modo di indorare la pillola, non ci sono stratagemmi stilistici né inutili esibizionismi: c’è solo una strabiliante potenza narrativa. Nessuno, al pari di lei, riesce a giocare così abilmente con le paure più profonde dell’uomo, non limitandosi ad analizzare solo ciò che si nasconde nel buio, nella parte più astratta dell’animo, ma andando a sviscerare cosa si cela nella realtà di tutti i giorni, tutti i timori, le suggestioni e le inquietudini peggiori proprio perché ineluttabilmente reali.

“Proprio stamattina dicevo a qualcuno che è un peccato quando le vecchie famiglie se ne vanno. Anche se si può ben dire che un certo numero di Blackwood ha già tolto il disturbo.”

Shirley Jackson è tutto ciò e anche di più: una scrittrice eclettica, incredibilmente dotata e, altrettanto incredibilmente sottostimata, capace di tratteggiare i suoi personaggi in modo magistrale, tanto che, durante la lettura, ho provato del risentimento quasi tangibile per alcuni di loro… e sconfinata adorazione per altri. Non so più cosa dirvi se non che, almeno una volta, dovete necessariamente approcciarvi a quest’autrice. Una pecca? I suoi libri finiscono troppo in fretta.

SCHEDA

Titolo: Abbiamo sempre vissuto nel castello
Autore: Shirley Jackson
Prezzo: Euro 18.00
Pagine: 182
Casa Editrice: Adelphi

[Link diretto all’acquisto del libro: AMAZON!]

Prima di salutarvi, vi lascio il calendario completo delle tessere del Domino Letterario di febbraio:

Alla prossima e buone letture, 

Precedente Anteprima di "Dietro le quinte al museo" di Kate Atkinson Successivo Anteprima di "Eroi della frontiera" di Dave Eggers.

26
Lascia una recensione

avatar
13 Comment threads
13 Thread replies
0 Followers
 
Most reacted comment
Hottest comment thread
14 Comment authors
Eleonora QuattriniHanna McHonnorTania SScheggiaErika Lo specchio dell'anima Recent comment authors

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

più nuovi più vecchi più votati
Eleonora Quattrini
Ospite
Eleonora Quattrini

Non lo conoscevo, grazie per la recensione!!!

QuestioneDiLibri
Ospite

Grazie a te per essere passata! 🙂

Hanna McHonnor
Ospite
Hanna McHonnor

Mi ispira **

QuestioneDiLibri
Ospite

Mi fa piacere!

Tania S
Ospite
Tania S

Non conoscevo questo romanzo e anche se non sembra il mio genere, forse potrebbe interessarmi 🙂

QuestioneDiLibri
Ospite

Io te lo stra-consiglio.

Scheggia
Ospite
Scheggia

Interessante la tua recensione. Non conoscevo questo libro ma me lo segno!

QuestioneDiLibri
Ospite

Contenta di averlo fatto conoscere! 🙂

Erika Lo specchio dell'anima
Ospite
Erika Lo specchio dell'anima

Non conoscevo l’autrice, sembra interessante perciò me lo segno subito!

QuestioneDiLibri
Ospite

Purtroppo, qui è poco conosciuta, il che è un gran peccato!