DOMINO LETTERARIO | Recensione di “Half Bad” di Sally Green

Buongiorno a tutti, lettori!
Dopo la doverosa pausa natalizia, è tornato il Domino Letterario, la rubrica mensile in collaborazione con il Team Passione Blog.
Questo mese, dovendomi ricollegare a Serena di Libri che porto con me, ho scelto di leggere “Hald Bad” di Sally Green, agganciandomi alla casa editrice in comune tra i libri scelti da me e Serena.

Half-Bad-Sally-GreenTRAMA

La Magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso.
Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell’Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà, fino a rinchiuderlo in una gabbia.
La stessa guerra che divide il mondo della Magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera.
Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.

ghirigorohalf_bad_by_lunajei-d7tdoi7No, ragazzi, sono in crisi. Mi sento persa. Mi guardo intorno e mi sento come se appartenessi a una realtà parallela. Perché sì, a quanto pare, sono l’unica a cui Half Bad non è piaciuto. No, non è propriamente così. Non è che non mi sia piaciuto, è che non riesco a capire che sensazioni abbia lasciato in me. Sono un po’ confusa, ma andiamo per gradi, e arriviamo all’unica certezza che ho riguardo a questo libro: non sopporto il protagonista, Nathan, un mezzo codice. Sua madre era un Incanto Bianco, mentre Marcus, suo padre, è il più terribile degli Incanti Neri e il bersaglio principale dei Cacciatori. Per questo motivo, Nathan si ritrova a vivere con la nonna e i suoi tre fratellastri: Arran, Deborah e Jessica. Di tanto in tanto, Nathan e sua nonna sono chiamati di fronte al Consiglio degli Incanti Bianchi per capire a quale fazione appartiene Nathan. Essere un Incanto Bianco significherebbe risolvere gran parte dei suoi problemi ed essere accettato all’interno di un mondo che non ha mai celato il suo disprezzo per un ramo della sua famiglia, mentre essere un Incanto Nero porterebbe a una morte pressoché certa. La domanda è solo una: bene o male?

“Farei di tutto per convincere Kieran a smettere. Vorrei implorare e pregare, e nella testa ripeto: per favore, basta. Per favore. Non riesco a dirlo ad alta voce, le parole non vengono fuori, ma nella testa imploro: per favore, basta.”

Come avrete intuito, ciò che mi è piaciuto è in notevole svantaggio rispetto a ciò che non mi è piaciuto: al primo posto, c’è la narrazione. Sally Green ha deciso di adottare due tipi di narrazione e, infatti, c’è un alternarsi tra prima e seconda persona che proprio non mi piace, e a cui ho fatto un po’ fatica ad abituarmi. Un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è la scarsa caratterizzazione dei personaggi. Escludendo i principali, che invece credo siano stati descritti molto bene, sugli altri si sarebbe potuto fare un lavoro decisamente migliore. Ma la cosa che mi ha dato più fastidio in assoluto, è lo stile di scrittura dell’autrice, stile che ho trovato ancora molto acerbo e, a tratti, grezzo.

“Gli Incanti Bianchi sono sempre i benvenuti nelle case dei loro simili, qualunque sia il loro Paese d’origine, ma gli ospiti da noi sono rari. Se qualcuno sta da noi una notte o due, mi trattano come uno scherzo di natura o un lebbroso, e così imparo alla svelta a stare nascosto.”

large (3)La copertina. Quella sì che mi è piaciuta! E non parlo solo da un punto di vista estetico, in quanto il mio è più una sorta di “elogio alla coerenza”. Sono davvero poche le volte in cui mi capita di imbattermi in libri le cui copertine parlano da sole, e quella di Half Bad è una di queste. Continuando sui “sì”, devo dire che credo che Sally Green riesca in ciò in cui moltissimi autori falliscono: far entrare in contatto lettore e protagonista. Sebbene io abbia già avuto modo di ammettere la mia ostilità nei confronti di Nathan, non ho potuto fare a meno di entrare così in connessione con lui da arrivare quasi a sentire la sua sofferenza sulla mia pelle e farla mia.

“Non sei malvagio, Nathan. Niente in te è malvagio. Avrai un Dono potente – ne siamo tutti convinti – ma sarà il modo in cui lo usi a dimostrare se sei buono o cattivo.”

Per concludere, è un libro che vi consiglio? Non lo so, ma si legge davvero molto in fretta, quindi, un tentativo non richiedererebbe troppo in termini di tempo. In ogni caso, con tutta probabilità affronterò anche il seguito, perché ormai ci sono dentro e voglio scoprire come va a finire.

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SCHEDA

Titolo: Half Bad
Autore: Sally Green
Prezzo: Euro 15.00 (cartaceo)
Pagine: 390
Casa Editrice: Rizzoli

harryPer oggi è tutto!
Non dimenticate di dare un’occhiata anche agli altri blogs che partecipano al Domino Letterario di gennaio:

Alla prossima e buone letture, questione di libri

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Virginia Leoni
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Virginia Leoni

Per il momento faccio come Deb e aspetto la tua opinione sul secondo… <3
baci

Deb_Leggendo Romance Blog
Ospite
Deb_Leggendo Romance Blog

ok ,direi che lascio perdere, tanto non sono senza libri da leggere XD
Baci

QuestioneDiLibri
Ospite

Ahahah, Deb, io spero davvero che il secondo sia migliore come dicono!
Un bacio!