Share the post "DOMINO LETTERARIO | Recensione di “Deathdate” di Lance Rubin"
Buonasera a tutti, lettori!
Oggi si torna con la rubrica mensile del Domino Letterario e, stavolta, essendo stata estratta per prima, ho avuto la possibilità di scegliere il libro da cui iniziare.
La mia scelta è ricaduta su “Deathdate” di Lance Rubin.
Denton Little ha diciassette anni e una sola certezza: morirà la notte del ballo di fine anno. Ma – escluso il pessimo tempismo – nulla di strano. Perché il mondo di Denton funziona così: tutti conoscono la data della propria morte, e tutti aspettano il fatidico momento contando i minuti. Per questo, fino a oggi, la vita di Denton è stata piuttosto normale: la scuola, gli amici e Taryn, la fidanzata. Ma ora mancano due giorni al ballo… e Denton sente di non avere più un secondo da sprecare. Non soltanto perché vuole collezionare più esperienze possibili in meno di quarantotto ore – la prima sbronza, la prima volta, e il primo tradimento – ma anche perché le cose sembrano essersi improvvisamente complicate. Chi è l’uomo sbucato fuori dal nulla che dice di avere un messaggio da parte di sua madre, morta ormai da molti anni? È soltanto un pazzo? E allora perché suo padre ha iniziato a comportarsi in modo tanto bizzarro? D’un tratto le ultime ore di Denton Little si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità. E forse di una via d’uscita.
Inizio dicendo che avevo un po’ paura a scegliere questo libro. Chi non mi segue di solito non lo sa, ma il mio rapporto con il Domino Letterario non è propriamente idilliaco: ogni libro che scelgo di leggere per questa rubrica, finisce per non piacermi. Ebbene, ragazzi, sono estremamente felice di annunciarvi di aver finalmente sfatato questo tabù!
Stati Uniti, Regno Unito e Germania sono gli unici Paesi in cui è obbligatorio conoscere la propria data di morte, e questo Denton Little lo sa bene. Fin da quando aveva 5 anni, Denton sa che la sua vita è destinata a terminare la sera del ballo di fine anno, ad appena diciassette anni. Contrariamente a quanto si potrebbe credere, la sua è sempre stata un’esistenza tranquilla e priva di eccessi. Niente sesso, droga e rock ‘n’ roll, insomma. Alla vigilia della sua data di morte, però, tutto cambia improvvisamente e Denton si risveglia nel letto di Veronica, la sorella maggiore del suo migliore amico, Paolo, alle prese con un pessimo dopo-sbronza. Quando un uomo mai visto prima, si avvicina a Denton nel giorno del suo funerale pre-morte e lo informa di conoscere Cynthia, la sua madre biologica spirata dandolo alla luce, la sua vita si stravolge letteralmente. A meno di ventiquattro ore dalla fine, tutto sembra iniziare per davvero.
“Per la prima volta da quando mi sono svegliato, non mi interrogo sul perchè sono in questa stanza. Non ripenso agli eventi di ieri sera. Non mi chiedo quando i muratori nel mio cervello spegneranno il martello pneumatico. Quel che penso è: domani morirò.”
Avevo appena iniziato a immergermi realmente nella lettura di questo libro, quando la domanda che tutti noi ci poniamo almeno una volta nella vita, si è fatta prepotentemente spazio nella mia mente: sarebbe meglio conoscere anticipatamente la propria data di morte e organizzarsi in modo tale da portare a termine tutto ciò che ci prefissiamo di fare, o sarebbe meglio vivere appieno ogni giorno come se fosse l’ultimo?
Che dire, non ne ho la minima idea, e questo libro, per quanto possa essermi piaciuto, non mi ha aiutata a prendere una decisione in merito.
“Entrare nella stanza in cui morirò non dà la sensazione che mi aspettavo. E’ quasi divertente. Vengo accolto da un’ovazione.”
Essere un Prematuro, ovvero uno dei destinati a morire prima del compimento dei ventuno anni, non è facile, ma Denton, così come il suo amico Paolo, crede di essere abbastanza pronto per lasciarsi alle spalle questo mondo. Ecco, abbastanza, perché proprio quando sta per giungere al termine, la sua vita si fa davvero incredibile. La scoperta che esiste qualcun altro che, oltre a suo padre e a suo fratello Felix, abbia conosciuto la sua vera madre è a dir poco rivelatrice e, ai suoi crucci, si aggiunge il personalissimo “toto-morte” di Denton, il quale inizia a esaminare tutte le papabili cause di decesso che gli vengono in mente. La più realistica e preoccupante prende forma da una manifestazione cutanea violacea che parte da una gamba e inizia a espandersi per tutto il corpo del morituro.
“Ripenso alla mia vita fino a questo momento, a quanto è stata influenzata dalla consapevolezza che sarei morto presto. Concessioni speciali, sogni accantonati in nome del realismo. E’ chiaro che non volevo ridurmi solo a quello, ma come potevo non ragionare sempre in funzione di quello?”
Quella che era iniziata come una storia lineare e, diciamolo, piuttosto definitiva si trasforma in una corsa all’ultimo minuto per cercare di scoprire la verità su sua madre e, soprattutto, su se stesso. Per Denton diventerà difficile fidarsi di chi lo circonda, in particolare di chi lo ha visto crescere e che per lui ha sempre rappresentato un “porto sicuro”. Esattamente per questa ragione, il mio già notevole interesse per questo mondo è ulteriormente aumentato e sono stata combattuta tra la voglia di sapere e il capriccio di non lasciare andare Denton e compagnia, per praticamente tutto il tempo.
“Mentre mi sbottono la camicia e mi preparo a fare la doccia, rimugino su un pensiero che mi accompagna da tempo: come morirò?”
Lo stile di scrittura di Lance Rubin, molto diretto e privo di filtri, non sarebbe potuto essere più adatto agli argomenti trattati nel romanzo. La sua bravura si nota, nello specifico, nella capacità di parlare di un tema delicato come la morte e riuscire comunque a strappare una – ma anche più di una – risata al lettore.
Il solo pensiero di dover aspettare il 2016 per leggere il seguito (perché sì, ci sarà un seguito!) mi abbatte, ma questo libro non potete perdervelo.
Straconsigliato!
Titolo: Deathdate
Autore: Lance Rubin
Prezzo: Euro 14.90 (cartaceo)
Pagine: 321
Casa Editrice: De Agostini
Mi raccomando, non dimenticate di passare a trovare gli altri blogs che partecipano al Domino Letterario di ottobre:
22 ottobre: Questione di Libri & Everpop
23 ottobre: Parliamo di Libri & Ladra di Libri & On Rainy Days
24 ottobre: Leggendo Romance
25 ottobre: La Rapunzel dei Libri & Lettere d’Inchiostro
26 ottobre: Words & Le Recensioni della Libraia
27 ottobre: Devilishly Stylish & Il nostro angolo dei sogni
28 ottobre: Bosco dei Sogni Fantastici & Leggere è un modo di volare senz’ali
29 ottobre: L’acquerello di un attimo & Come non sentirsi soli
30 ottobre: L’amore per i libri
Spero davvero che la recensione vi sia piaciuta! Fatemi sapere se avete già letto “Deathdate” di Lance Rubin o se avete intenzione di farlo.
Alla prossima e buone letture,
Ormai ho letto diverse recensioni su questo libro, tutte molto positive! Credo che sarà il mio prossimo acquisto!
Ottima scelta!
Poi, fammi sapere cosa ne pensi. 🙂
Aspettavo la tua recensione e concordo in pieno su tutto! Mi è piaciuto tantissimo, dall’inizio alla fine, anche se ammetto che l’ultima parte tiene veramente col fiato sospeso!
Aspetto con ansia il seguito
Baci
Esatto, l’ultima parte non ha fatto altro che aumentare la voglia che già avevo di leggere il seguito!
Baci! <3
Piaciuto tanto anche a me!!!
Sono già in fibrillazione per l’altro volume ma esce ad Aprile in lingua originale quindi c’è tempo… Purtroppo!
<3
Già, infatti pensavo di prenderlo in lingua..non so aspettare, ahah!
<3