Share the post "DOMINO LETTERARIO | Recensione de “La ragazza dei fiori morti” di Amy MacKinnon"
Buongiorno a tutti, cari lettori!
Come sta procedendo la vostra estate?
Finalmente, dopo un bel po’ di tempo, è tornata la rubrica del Domino Letterario, collaborazione mensile tra blog che, personalmente, adoro e di cui iniziavo a sentire seriamente la mancanza. Questo mese, è toccato a me dare inizio alle danze, quindi, mi è spettato l’arduo compito di scegliere il libro da cui partire. Dopo una breve riflessione, ho optato per La ragazza dei fiori morti di Amy McKinnon, un libro di cui non avevo mai sentito parlare prima, e che mi è piaciuto davvero tantissimo.
Ora, però, bando alle ciance e iniziamo!
TRAMA
Clara Marsh prepara i cadaveri. Li trucca, li veste di fiori, li rende presentabili per la veglia funebre, così chi li ha amati in vita può guardarli un’ultima volta con l’illusione che niente sia mutato. Nel passato di Clara ci sono abbandoni e violenze, e forse per questo il suo presente è popolato solo dalla discreta vicinanza dei morti e dal silenzioso dialogo con i fiori. Ma tutto cambia nel momento in cui Trecie mette piede nel freddo laboratorio delle pompe funebri. Chi è quella strana bambina, troppo fragile, indifesa e giovane per un posto del genere? Da principio Clara cerca di non far caso a lei, ma quando la ragazzina smette di andare a trovarla e l’agente Sullivan le chiede di collaborare alla soluzione di un brutto caso di pedofilia, un bivio si apre davanti ai suoi occhi. Se il Male decide di sfidarti hai solo due possibilità: lasciarlo vincere o combatterlo.
Se c’è una cosa con cui Clara si sente davvero a proprio agio, quelli sono i cadaveri. Per lei, truccare e preparare quei corpi ormai senza vita, rendere loro giustizia e restituirli, presentabili, a coloro che li hanno così tanto amati, è più di una semplice occupazione. Clara se ne prende cura e, allo stesso modo, lascia che loro si prendano cura di lei: perché Clara fatica a vivere in un mondo di cui non riesce a sentirsi interamente parte, un mondo che, nel corso della sua breve vita, le ha già tolto così tanto, e i morti rappresentano per lei un rifugio sicuro e familiare di cui fare tesoro.
“Immagino che altre figlie ripensino ai genitori scomparsi, quando sentono il ritornello di una vecchia canzone o prendono tra le mani il prezioso libro di fiabe posato sul comodino del loro bambino. A me succede quando trasformo un cadavere malconcio in qualcuno di nuovamente familiare.”
Al di fuori di quella sua intima quotidianità fatta di fiori e formaldeide, però, se ne staglia un’altra di gran lunga peggiore, una realtà terribilmente oscura che odora di sangue e dolore. Perché, nella mente di Clara Marsh, il ricordo del cadavere di una bambina ritrovato completamente deturpato e poi abbandonato in un bosco vicino, è ancora fin troppo fresco. E, ora che nell’impresa di pompe funebri in cui lavora da tempo, ha fatto la sua apparizione un’altra ragazzina, la misteriosa Trecie, per Clara tutto diventa ancora più pesante e complicato.
“Gli esseri umani – in realtà tutti gli animali – sono nati per cercare la vita ed evitare la morte. Suppongo di essere un’anomalia.”
Una storia molto particolare e delicata, raccontata da una penna profondamente evocativa e intensa, che sa quello che fa e che è in grado avvincere la mente del lettore sin dalle primissime pagine. Una conclusione forse un po’ troppo sbrigativa, ma un nucleo centrale che merita di essere molto più conosciuto di quanto non sia.
Decisamente consigliato.
SCHEDA
Titolo: La ragazza dei fiori morti
Autore: Amy MacKinnon
Prezzo: Euro 11.90
Pagine: 305
Casa Editrice: BUR
Link per l’acquisto: Amazon
Prima di salutarvi, però, vi lascio l’immagine grazie alla quale potrete seguire ogni singola tappa del Domino Letterario del corrente mese, senza perderne nemmeno una!
Alla prossima e buone letture,
Questo libro m’ispira UN CASINO! (Dio, esaltarsi per un libro di una che trucca cadaveri… Meno male che non mi legge nessuno XD)
Ahahhaah, siamo in due, a essere esaltate!
Questo libro sarà subito consigliato a mia sorella che è amante del genere!!! Grazie!!!
Mi fa piacere. 🙂
Fammi sapere cosa ne pensa, poi!
Quella frase “la conclusione un po’ sbrigativa” mi fa desistere… ultimamente ho beccato un sacco di libri con un finale approssimativo
Guarda, l’ho giudicata sbrigativa perché, nella prima parte del romanzo, c’è molta ricchezza di dettagli. Però, ho letto sicuramente finali peggiori e più frettolosi. 🙂
Non conoscevo questo libro, però mi hai incuriosita
Un bacione
Virgi, conoscendoti, non credo possa fare per te. Ci sono delle scene che, di sicuro, non ameresti. 🙁
Ammetto che il libro che hai recensito non lo conoscevo e non è nemmeno il mio genere, però la recensione invoglia a leggerle!
Ti ringrazio! 🙂